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VEDOVI E VEDOVE
11 gennaio 2011

La morte del coniuge, in qualunque modo o età si presenti, è un evento traumatico che cambia profondamente la vita. E’ una perdita fisica, emotiva, vitale. In molti casi anche economica. Chi sopravvive, in maniera conscia o latente, si trova immerso in uno stato di inquietudine, solitudine e sofferenza che moltiplica dubbi e interrogativi esistenziali. E genera nuove insicurezze. Per un essere umano, cosa significa dunque avere una perdita irreversibile? Quali processi rendono possibile quel passaggio che gli psicologi chiamano la elaborazione del lutto? In quanti modi gli esseri umani riescono a superare questo fatto drammatico? Sopravvivono meglio le donne o gli uomini? E quali riflessi pratici può avere la perdita di una compagna o di un compagno? Ne parleremo con il prof.ANTONIO GOLINI, ordinario di Scienze Statistiche e di Demografia all'Università La Sapienza Roma e con IVANA CASTOLDI, psicologa e psicoterapeuta.

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