Chiudiamo oggi la serie dedicata alla lettura del Libro di Giobbe con le riflessioni dello studioso di ebraismo Amos Luzzatto e del biblista Paolo De Benedetti sui grandi enigmi e sulle domande angoscianti che questo testo biblico suscita: è giusto che l'uomo "retto" subisca il "male" e che il "malvagio" goda del "bene"?. Libri: Libro di Giobbe, Introduzione di Mario Trevi, Traduzione e cura di Amos Luzzatto, Feltrinelli Josy Eisenberg, Elie Wiesel, Giobbe o Dio nella tempesta, SEI Maurizio Ciampa, Domande a Giobbe. Modernità e dolore, Bruno Mondadori, 2005 Paolo De Benedetti, Quale Dio?, Morcelliana 1997 Jack Miles, Dio. Una biografia, Garzanti Yeshayahu Leibovitz, Devant Dieu : cinq livres de foi, Paris, Editions du Cerf, 2004 Segnalazioni: Gli attori Angela Goodwin e Franco Giacobini offrono la Lettura del Libro di Giobbe a Roma presso la chiesa Santa Lucia del Gonfalone (via Banchi Vecchi, 12 - tel.06/68806169) nei giorni 13, 20, 27 ottobre e 3 e 10 novembre, alle ore 19.30 E Giobbe rispose al Signore dicendo: Io so bene che Tu puoi tutto E che nessuna impresa ti è preclusa! ... Io dunque parlavo, ma senza capire, di cose più grandi di me, che non sapevo. Ascoltami, dunque, che parlerò: domanderò io a Te e Tu mi renderai edotto. Solo per sentito dire avevo udito di Te, ma ora con i miei occhi ti ho veduto! Pertanto son disgustato di me e ritratto, io, polvere e cenere. Ed accadde, dopo che il Signore ebbe detto queste cose a Giobbe, che il Signore dicesse ad Elifaz il temanita: Io sono adirato con te e con i tuoi due compagni, perché non avete parlato volti a Me con sincerità come il Mio servo Giobbe. ... Allora i Signore risollevo Giobbe. Allora il Signore fece tornare Giobbe come era prima, in quanto questi aveva pregato per il suo prossimo. E aggiunse il signore il doppio di tutto quello che era stato il possesso di Giobbe. Vennero da lui tutti i suoi fratelli e tutte le sue sorelle e tutti coloro che lo avevano conosciuto un tempo e pasteggiarono con lui in casa sua, lo compiansero e lo consolarono per tutta la sofferenza che il Signore aveva portato su di lui. E gli regalarono ciascuno una gqeshitah e un pendaglio d'oro. E il Signore benedisse l'ultima parte della vita di Giobbe più del suo principio; ed egli possedette quattordicimila ovini e mille coppie di buoi e mille asine. Ed egli ebbe sette figli e tre figlie. Ad una di esse dette nome Yemiimah ed alla seconda Qetzii'ah ed alla terza Qeren ha-pukh. Non vi furono in tutto il paese donne belle quanto le figlie di Giobbe; ed il loro padre assegnò loro un`eredità assieme ai loro fratelli. Dopo questi fatti, Giobbe visse ancora cento e quarant'anni, poté godere dei propri figli e dei figli dei propri figli per quattro generazioni. Per Giobbe morì anziano e sazio di anni. (Libro di Giobbe cap.42 traduzione di Amos Luzzatto)