Per ogni risultato ottenuto dalla ricerca scientifica nella battaglia contro determinate malattie – tumori, infarti, disfunzioni muscolari, inefficienze cerebrali… - ci sono tanti, troppi, animali sottoposti a test e a torture, o condannati a morte. Nessun farmaco sarebbe stato prodotto dai laboratori senza il sacrificio di topi, conigli, scimmie, cani, cavalli, bovini, suini, ovini, pesci, anfibi, rettili, uccelli. Su 98 premi Nobel assegnati per la Medicina e la Fisiologia, ben 75 erano basati su analisi e coinvolgevano animali. Se questo è vero, è altrettanto vero però che spesso tanta violenza non produce esiti importanti. Anzi, a volte diventa del tutto inutile. Tutto questo naturalmente apre le porte a inquietanti interrogativi: è giusto sottoporre a sevizie altre specie animali per garantire la salute del genere umano? E’ possibile trovare metodi di ricerca che non interessino direttamente esseri viventi? Come fare per coniugare necessità scientifiche e tutela degli animali? Ospiti: il dott. MASSIMO FLORIS veterinario e responsabile del. rifugio “Oasi parco di Perugia”, Presidente dell’associazione Ghismo Onlus e SILVIO GARATTINI, direttore e fondatore dell’Istituto di ricerca farmacologica Mario Negri.