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Voci dal Mondo del 18/01/2014
18 gennaio 2014

In studio Cecilia Rinaldini

Relazioni pericolose

Continua il martellamento mediatico sul presidente francese Hollande, alle prese con lo scandalo suscitato dalla sua storia d'amore segreta con l'attrice Julie Gayet. E mentre si attende che il capo dell'Eliseo chiarisca la situazione prima del suo viaggio a Washington, ci si interroga sulle possibili conseguenze politico-diplomatiche della sua vicenda. Laura Pepe ne parla con Philippe Ridet corrispondente di Le Monde

Locomotiva Deutschland

Nonostante una decelerazione temporanea, continua la corsa in avanti dell'economia tedesca. Con il surplus commerciale più alto al mondo, superiore persino a quello della Cina, la Germania si conferma superpotenza commerciale planetaria. E le fragili economie europee rischiano di rimanere schiacciate. Il sottosegretario alle Finanze tedesco Steffen Kampeter al microfono del nostro corrispondente da Berlino Marco Varvello

Instant Book

"Greco. Eroe d'Europa", Albeggi edizioni. Atene riparte dai suoi talenti: le chiavi di una possibile ripresa di un paese nel baratro. Mentre è appena iniziato il semestre greco di presidenza dell'Unione Europea, il giornalista e saggista Francesco De Palo osserva la Grecia di oggi alla luce delle tante storie di eroismo e coraggio di una terra - culla della filosofia, della democrazia e delle arti - che si è sempre saputa risollevare. Vincenzo Mungo lo ha intervistato

Marò, il pressing dell'Italia

Prima missione ufficiale a Washington del ministro della Difesa Mario Mauro, che ha incontrato il capo del Pentagono, Chuck Hagel, e il Consigliere della Casa Bianca per la sicurezza nazionale, Susan Rice. Sul tappeto Siria, Afghanistan, sicurezza euromediterranea, ma anche il caso giudiziario dei due marò trattenuti in India. Il governo italiano ha chiesto alla Corte Suprema indiana di escludere il ricorso alla legge antiterrorismo che prevede la pena capitale. Virginia della Pietra ha sentito il ministro Mauro

Brasile. I mondiali, il pane e le rose

A cinque mesi dall'inizio della coppa del mondo, il Brasile è ancora attraversato dalle proteste che hanno scosso il paese durante la Confederations Cup. Dal primo governo Lula ad oggi, 40 milioni di brasiliani sono usciti dalla povertà e sono stati creati 20 milioni di posti di lavoro, ma la gente chiede alla presidente Dilma Rousseff risposte concrete su scuola, casa e trasporti. In studio con Cecilia Rinaldini, Ermanno Allegri, da 40 anni missionario in Brasile, fondatore e direttore dell'agenzia stampa Adital

Costituzione d'Egitto

Al microfono del nostro corrispondente dal Cairo, Marc Innaro, il costituente Amr Moussa, ex-ministro degli esteri egiziano ed ex-segretario generale della Lega Araba, parla del futuro Egitto disegnato dalla nuova costituzione, sottoposta a referendum nei giorni scorsi. Un testo fortemente contestato dai Fratelli musulmani che mettono in dubbio anche i dati sull'affluenza ai seggi. In giornata i risultati ufficiali

Groviglio mediorientale

Non decollano i negoziati di pace tra israeliani e palestinesi, nonostante l'intensa attività diplomatica del segretario di stato americano Kerry. La morte dell'ex premier Ariel Sharon segna la fine di un'era. I sogni e le speranze di chi crede ancora in una riconciliazione possibile, nelle parole di Manuela Dviri, scrittrice e da sempre attivista per la pace, intervistata dalla nostra inviata a Gerusalemme Maria Gianniti

Insostenibile Iraq

A due anni dal ritiro delle truppe statunitensi, il conflitto politico e settario sta provocando livelli di violenza mai più raggiunti dal 2007: più di 8mila morti nel 2013, e 500 vittime dall'inizio dell'anno. Mentre riprendono forza i gruppi legati ad al-Qaeda, l'Iraq è diventato una scacchiera dove grandi potenze sciite e sunnite fanno i loro giochi per l'egemonia nella regione. Enzo Arceri ne parla con Roberto Toscano, ex-ambasciatore e grande conoscitore dell'area

Corriere diplomatico

Ginevra 2, un percorso a ostacoli. Mercoledì, la conferenza internazionale di pace sulla Siria. Un appuntamento cruciale per segnare almeno "il principio della fine" del conflitto. Complessa la cornice politica e militare della conferenza: dal conflitto fra sunniti e sciiti che divide il mondo musulmano, alla frammentazione dell'opposizione anti Assad, con il ruolo sempre più decisivo degli estremisti filo al-Qaeda. Carmela Giglio ha intervistato Riccardo Redaelli, docente di geopolitica all'università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

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