Il Terzo Anello - I luoghi della vita

VALENTINO PARLATO

  • Andato in onda:04/06/2006
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VALENTINO PARLATO

Ospite a 'i luoghi della vita' Valentino Parlato giornalista ' icastico ' nato a Tripoli nel 1931. Descrive Tripoli, per l'appunto, bella, coloniale, divisa tra la Dara, il ghetto ebraico e la citta'-giardino. Li' si e' formato e rimane fino al 1951. Rievoca i boimbardamenti e il rifugio da 60km.da Tripoli in campagna e un invito a cena della famiglia agli ufficiali tedeschi. Racconta il bel periodo della scuola elementare fino alla quinta, poi interrotta nel 1940. In quel periodo si occupa con il nonno di agricoltura. Riaperta la scuola italiana all'estero frequenta prima il liceo scientifico, poi, si prepara per il classico studiando il greco per poi laurearsi in Italia in Giurisprudenza. Valentino Parlato intervista Gheddafi per 'Il Manifesto' e racconta il Colonnello uomo di cultura che conosce Rousseau e l'illuminismo e il Corano come e' ovvio. Gheddafi salvo' la FIAT con l'ingresso di capitale libico; i soldi furono poi restituiti. Pci clandestino negli anni ' 50 con Renato Mieli tutore (il padre di Paolo) nel 'Corriere del lunedi' ', si faceva propaganda di sinistra. Luciana Castellina ospite,testimonia la prima stagione romana di Parlato: 'non partecipava alla vita universitaria ' - dice - Valentino si introdusse bene, si occupava di cultura ed economia, ricordano insieme le battaglie per la pace. Parlato correttore di bozze all' 'l'Unita' ', negli anni sessanta, Amendoliano di sinistra. Rievoca Botteghe Oscure, il corridoio, gli armadi a vetro con ritratti e sculture. Nel ricordare Banfi e Alicata le memorie si dissociano, tanta simpatia per l'uno, quanto vivace dialettica con l'altro. I compagni Reichlin e Amendola spediti a Bari nella bellissima villa, il rapporto tra bracciantato e intellighentia: era il 1964. Dopo Bari rientra a Roma, lavora a Rinascita e dopo la morte di Togliatti si arriva all'11 Congresso ove si apre lo scontro con Ingrao, la cui posizione era da difendere. 28 aprile 1971 nasce 'Il Manifesto' con molti consensi, radici e contatti. Veri leaders sono: Luigi Pintor, Lucio Magri, Aldo Natoli e Rossana Rossanda, io - dice - vengo dopo. Luigi Pintor aveva un modello giornalistico: 'un giornale non deve avere uno schema fisso' allora era un volantino, il giornale - prosegue - segue i tempi e le stagioni, andava bene quando c'era uno scontro - oggi - conclude Parlato siamo un po' piu' simili ad altri giornali. La grande perdita di Luigi Pintor: molti compravano il giornale per i suoi editoriali. Ricorda Michelangelo Notariale, uomo di grande cultura, grande intelligenza. Guido Rossi altro ospite a 'i luoghi della vita', amico e coetaneo di Valentino Parlato e conosciuto per una intervista a 'Il Manifesto', elogia l'intelligenza lucida, politica ed economica di Parlato con la cultura e raffinatezza di Luigi Pintor: mai fanatici, ma pronti a ricredersi negli sbagli. Rossi parla dell'attaccamento di Valentino alla ideologia di un comunismo puro; riesce a comprendere e spiegare. Il suo grande amore e' 'Il Manifesto'. Valentino Parlato e' molto amato da tutti ed ha sedotto tutti, anche la Storia. Parlato e le letture di una vita: Il manuale di Epitetto, l'Idiota di Dostoievskij e Il nipote di Rameau. Nel gioco politico, la cultura.

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