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01 MAGGIO

FUTURO DELL’ITALIA IN EUROPA – LETTA TOUR

Primo maggio al lavoro per il Premier Letta che, subito dopo avere incassato la seconda fiducia al Senato – fiducia piena anche se con qualche scintilla sull’IMU – è partito per Berlino. Ieri l’incontro e la cena con Angela Merkel. Oggi poi via a Parigi, faccia a faccia col presidente Hollande, e nel pomeriggio a Bruxelles per vedere il Presidente della Commissione Europea Barroso. “Rigore” e “crescita” i concetti sui quali tra Italia e Germania non c’è più quella sintonia di intenti che forse troveremo più facilmente a Parigi. Rigore e crescita non possono essere due fasi distinte del processo di risanamento secondo Letta che in questo modo induce Merkel a ripetere due volte che, in pratica, la crescita è il premio di una politica di rigore ed è successiva. E con grande fermezza alla domanda se avesse discusso con la cancelliera tedesca il modo per coprire le mancate entrate dell’IMU, il Presidente del Consiglio ha sottolineato che quelli sono affari nostri. Non è più tempo, insomma, di compiti a casa.

 Temi che Radio Anch’Io affronta con il vicesegretario generale dell’OCSE Piercarlo Padoan, i giornalisti Bruno Ruffolo, corrispondente RAI da Bruxelles e Tobias Piller, corrispondente in Italia della Frankfurter Allgemeine Zeitung. La politica sarà rappresentata dal capogruppo del PD alla Camera Roberto Speranza, dal coordinatore dei dipartimenti del PDL Daniele Capezzone, dal capogruppo al Senato della Lega Nord Massimo Bitonci e dal vice capogruppo alla Camera del movimento 5 Stelle Riccardo Nuti

 RASSEGNA STAMPA

TASSE E EURO: DUE DICHIARAZIONI DI PIERCARLO PADOAN, VICE DIRETTORE GENRALE OCSE OGGI A RADIO ANCH’IO, RADIOUNO RAI"Le tasse in Italia vanno abbassate in modo sostenibile, quindi tagliando le spese, ma se si devono fare priorità e se si è sinceri nel dire che quello che conta è la crescita e l’occupazione le prime tasse da abbassare sono quelle sul lavoro""Ci deve essere un sforzo comune per rafforzare le istituzioni europee. Ricordo un fatto paradossale: da quando la crisi dell’Euro è cominciata, più o meno nel 20120, la velocità di trasformazione istituzionale dell’euro è eccezionale per i tempi dell’Europa. Abbiamo fatto grandi passi avanti però non bisogna smettere. Adesso sul tavolo la priorità numero uno è l’unione bancaria perché se noi non mettiamo a posto il sistema bancario non ci sarà ripresa che tiene e neanche la politica monetaria della BCE può fare molto. Nno ci sono soluzioni tedesche, francesi o italiane. Ci sono soluzioni europee. Altrimenti va a finire che l’Euro si spacca."

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