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IL PASTO IN FAMIGLIA
07 marzo 2011

Entrare in casa ed essere inondati da profumi riconoscibili, rasserenanti. Sedersi in tavola, raccogliersi con familiari o amici, raccontarsi e raccontare il bello e il brutto di una giornata. Parlare, per capire e capirsi. E naturalmente mangiare, ritrovando o rinnovando gusti, sapori e colori della memoria. Con la dovuta lentezza, senza fretta. Sono le atmosfere confortanti del pranzo o della cena in famiglia; della cucina di casa, fatta di affettività, di ripetizioni, di rimandi, di ricordi. La tavola domestica aiuta a vivere meglio, restituisce equilibrio e identità, sostiene il dialogo. E fa bene. Secondo studi recenti americani, sedersi intorno al tavolo per consumare tutti insieme il pranzo o la cena riduce per più di un terzo i disordini alimentari e le malattie che ne derivano. Ma non solo. Sembra che i pasti in famiglia e poca televisione, allontanino dal bambino il rischio obesità. Ma cosa è rimasto oggi del pasto in famiglia? E’ ancora un rito diffuso? Ospiti:la prof.ssa EMANUELA RENZETTI, docente di antropologia culturale all’Università di Trento e ricercatrice in storia delle tradizioni popolari e GIACOMO MOJOLI, tra i fondatori di Slow Food , già Presidente Internazionale di Slow Food, collabora all’Università di Scienze Gastronomiche, esperto in gastronomia e alimentazione.

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