Prima bagarre in aula in vista del voto sul decreto Monti. La Lega esibisce cartelli con scritto “Troppe tasse” e si levano grida di protesta. Le reazioni dei partiti alla manovra del Governo sono unanimi nel giudizio preliminare: la manovra, così com’è non piace a nessuno. Poi però da una parte si schiera la fiera opposizione della Lega, calumet della pace con la sua base e quella più ragionata di Di Pietro, e dall’altra il sostegno “tecnico” dei partiti associati in questa eccentrica maggioranza. Il tema condiviso da tutti è: archiviamo al più presto il capitolo tagli e passiamo alle riforme per lo sviluppo. Intanto il professore apre alla tassazione delle transazioni finanziarie (Tobin Tax) e marcia verso il voto di fiducia, che alla Camera potrebbe svolgersi già venerdì, sulla manovra finanziaria. Ne parliamo con i deputati Italo Bocchino, Fli; Claudio Scajola, Pdl; Andrea Gibelli, vicepresidente della regione Lombardia, Ln; il segretario di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero; Paolo Buzzetti, presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili e il giornalista Marcello Sorg