Secondo una recente ricerca inglese in Europa circa il 40 per cento delle coppie sposate finisce con il divorzio. Con punte del 50 per cento nei paesi scandinavi. E spesso queste soluzioni sono accompagnate da comportamenti aggressivi, litigi o peggio ancora da violenza fisica e psicologica, con riflessi negativi soprattutto nei figli. Non a caso una indagine svolta dalla Fondazione Movimento Bambino pone al primo posto tra le paure più diffuse tra i più piccoli, quella che i genitori si separino. Ed ecco allora che , proprio nel Regno Unito, la casa editrice Debrett – specializzata in guide al comportamento – ha pubblicato “La Guida alla separazione civilizzata”. Alla base di tutto, la considerazione che sia meglio una ipocrita formalità a un insulto sincero. Cedere alle emozioni potrebbe costare caro: in avvocati e in tribunali. E recare disturbi più o meno gravi a noi stessi e ai nostri figli. Fin qui i suggerimenti, spesso al limite della banalità. Ma è possibile qui da noi un divorzio “all’inglese”? E’ davvero facile il “bon ton” quando si ha a che fare con problemi complessi, in cui convergono temi economici, psicologici, affettivi? Ospiti: l'avv. GIAN ETTORE GASSANI, presidente dell’Ami (Associazione Matrimonialisti Italiani), autore del libro “I perplessi sposi – Indagine sul mondo dei matrimoni che finiscono in tribunale”, (Aliberti Editore)e MARIA RITA PARSI psicoterapeuta e scrittrice. Presidente della fondazione "Movimento Bambino".