Chi l’ha detto che gli italiani sono un popolo di teledipendenti? Le recenti statistiche di Federculture ci dicono che i nostri connazionali hanno fame di conoscenza. Lo dimostrano i numeri. Nonostante la crisi, nel 2010 la spesa delle famiglie per servizi culturali e ricreativi è aumentata di quasi 6 punti rispetto all’anno precedente. Negli ultimi dieci anni il balzo è stato del 53 per cento. Tra italiani e stranieri, il numero complessivo dei visitatori di musei, monumenti e aree archeologiche statali ha raggiunto il massimo storico: 37,4 milioni, il 15,4 per cento in più rispetto al 2009. E segnali positivi giungono anche dai locali cinematografici, dai teatri, dalle sale per concerti. Particolarmente brillante il risultato di Roma, dove nel decennio 2000-2010 l’incremento dei visitatori nelle aree culturali pubbliche è cresciuto di quasi il 75 per cento. Che cosa rappresenta tutto questo? E’ vera gloria? La cultura è davvero diventata un bene di consumo popolare o non ancora? E perché, nonostante questa crescita, le sponsorizzazioni private sembra siano diminuite del 30 per cento? Come si comportano i media nei confronti di questo fenomeno? Ospiti:ROSSELLA VODRET, Soprintendente per il Polo Museale romano; MARIA GRAZIA CIPRIANI, regista e direttore artistico del Teatro del Carretto di Lucca e ANTONIO DIPOLLINA, giornalista e critico televisivo