Ospite de 'i luoghi della vita' e' di scena la grande scrittura civile di Corrado Stajano, curatore fra le altre molteplici e importanti opere, degli scritti di Piero Calamandrei, di straordinaria modernita'. Stajano e le memorie romane tra Campo de' Fiori e Palazzo Madama, descrive il Palazzo con sale, busti, 'si resta affascinati', 'l'aula era terribile' - dice - ricordando l'esperienza di Senatore. Rievoca Via Giulia, la casa di Mario Praz; Milano e gli studi severi alla Statale ove si laurea in Giurisprudenza con grandi maestri come Antonio Banfi. Ancora la Milano del dopoguerra, la ricostruzione e gli anni del centro-sinistra, delle bombe, primi anni settanta. Vincenzo Consolo ospite intervenuto racconta l'incontro con Stajano sulle falde dell'Etna per un premio letterario: era il sessantotto e definisce l'amico 'uomo spinoso e scontroso'. 'Il Disordine' del 1993 e' un libro difficile e amaro scritto da Stajano dopo la fine della prima Repubblica. Di quella stagione non si e' voluto discutere, la corruzione toccava tutti i ceti e i livelli. Partecipa ai funerali di Pio La Torre, conosce Falcone e Borsellino, il generale Dalla Chiesa e commosso afferma che in nessuna citta' d'Europa e' mai accaduto che siano stati assassinati cosi' tanti uomini delle Istituzioni e viene la disperazione a pensare a queste morti inventicate. Cesare Segre altro ospite intervento, testimonia che Stajano si stacca dagli altri, poiche' usa tutti i procedimenti piu' raffinati della narrativa: lo definisce personaggio morale e civile di altissimo livello. Corrado Stajano autore e consulente per la casa editrice Einaudi nel '94, cura in particolare Bobbio-Calvino-Bollati-Fortini e Primo Levi, persone fondamentali per la propria vita, oltreche' Giulio Einaudi. Stajano e la prima esperienza di giornalista a 'Il Mondo' di Mario Pannunzio, poi al 'Corriere della Sera'. Abbandona la testata dopo le sofferte dimissioni di Ferruccio De Bortoli e dichiara: 'la liberta' e' un lusso'.