Agorà

Batterio killer

  • Durata:00:33:05
  • Andato in onda:07/06/2011
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Il batterio killer sta facendo crescere la preoccupazione in tutta Europa. I coltivatori temono pesanti conseguenze. Mentre ancora non è chiara l'origine del contagio responsabile di alcuni decessi in Germania. Quanto è pericoloso? C’è una reale emergenza sanitaria oppure l’allarme è infondato? Ne parliamo con Francesca Martini (Ln), sottosegretario del Ministero della Salute, Ignazio Marino, senatore del Pd, Rolando Manfredini, responsabile sicurezza alimentare della Coldiretti, Rosario Trefiletti, presidente Federconsumatori. Il batterio killer dell’Escherichia coli era stato identificato nei germogli di soia (un prodotto che è stato fornito in tutte le località in cui si sono verificate vaste infezioni di Ehec. Le autorità tedesche avevano individuato una cooperativa di produzione biologica che aveva prodotto e distribuito i germogli in questione e l’aveva chiusa). Invece poi è arrivato il contrordine: i germogli di soia non c’entrano niente. Il primo ortaggio a finire ingiustamente sul banco degli imputati era stato il cetriolo e le conseguenze sono state pesantissime. Lo ha dimostrato l'inviata Cinzia Torriglia che è andata in una azienda agricola vicino Roma e ha parlato con gli agricoltori che hanno distrutto le piante di cetrioli e poi ha incontrato Alfredo Caprioli che presiede il laboratorio dell’ISS che studia l’Escherichia coli. Su queste testimonianze il senatore Marino ha commentato: ''L'igiene e' l'elemento centrale. Secondo me e' stato un errore distruggere tonnellate di cetrioli perche' sono davvero convinto che il batterio non si nasconda dietro i cetrioli o i germogli di soia ma arrivi dall'interruzione delle norme igienico-sanitarie". Poi sui numeri del fenomeno, 23 vittime, 2.263 i casi conclamati di contagio in Europa, e 2.163 solo in Germania, ha aggiunto "E' una situazione seria, ma non bisogna diffondere un panico ingiustificato''

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