Lle sette persone, di nazionalità cinese, che hanno perso la vita tra le fiamme di un capannone tessile alla periferia di Prato. Ospite di Anna La Rosa sarà Roberto Cenni, sindaco della città toscana. L’amministratore locale, ex industriale tessile, sta conducendo una personale battaglia, moltiplicando gli sforzi per controllare le industrie “made in China” presenti nella sua città. Decuplicati i controlli rispetto agli anni passati: gli incassi derivanti dai sequestri di macchinari superano un milione e mezzo di euro rispetto ai 220 mila euro complessivi dei 20 anni precedenti. Prato è l’unico esempio di distretto tessile etnico in Europa, nato e cresciuto grazie anche allo sfruttamento della manodopera clandestina. Il valore stimato del giro d’affari è di due miliardi di euro, di cui uno sicuramente illegale. Nel 2013 si sono iscritte al registro delle imprese di Prato 500 nuove confezioni cinesi, portandole ad un totale di 3.700. Un gigante produttivo che sforna un milione di capi d’abbigliamento, ma che vive nella clandestinità, provocando enormi perdite per il Fisco e situazioni di lavoro ad alto rischio. Durante la trasmissione, anche numerosi servizi che mostreranno alcune operazioni della Guardia di Finanza nei capannoni cinesi