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LE CONTAMINAZIONI CULTURALI IN CUCINA
08 dicembre 2010

La cucina e i gusti alimentari sono effetti visibili della cultura di un gruppo, di una comunità, di una etnia. Se non mangiamo tutto quello che è biologicamente commestibile è perché alcuni alimenti non sono considerati culturalmente commestibili, per ragioni economiche, sociali, religiose. Quando però, nel corso della storia, alcuni popoli vengono in contatto con altri o si integrano tra loro, anche le diverse cucine subiscono fusioni e reciproci condizionamenti. Oggi, in piena economia globale - caratterizzata dalla comunicazione, dai grandi flussi migratori e dallo sviluppo dei viaggi di lavoro o di piacere nei diversi continenti - il fenomeno diventa planetario. Nelle nostre città, accanto ai ristoranti di tradizione nazionale, sorgono locali europei, asiatici, africani, americani. Ma c’è di più. Con la trasformazione della famiglia - che accoglie sempre più cittadini stranieri - e con il diffondersi delle coppie miste, cambia anche la cucina in casa. Nelle tavole, alle classiche pietanze mediterranee si affiancano piatti etnici. E il nuovo modo di mangiare, modellando gusti e consuetudini, diventa efficace strumento di integrazione. Ne parliamo oggi con ALFREDO ANTONAROS, conduttore radiofonico e televisivo e con BENEDETTA CUCCI, giornalista.

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