Protagonista della puntata odierna è Papa Giovanni Paolo II: Umberto Broccoli ne racconterà la vita personale e intima attraverso i ricordi impressi nella sua autobiografia. In queste pagine Karol Wojtyla, in una raccolta di discorsi, omelie, interviste e scritti, si racconta, parla della sua famiglia, della sua infanzia, del lavoro da minatore e della sua vocazione, dell'ingresso in seminario e della consacrazione episcopale fino all'ascesa al soglio pontificio. Nella prima lettura, Papa Wojtyla parla della sua nascita, dell'ammirazione nutrita verso il padre, della prematura morte della madre, che "voleva due figli, l'uno medico, l'altro prete. Mio fratello era medico, e, nonostante tutto, io sono diventato prete". Wojtyla parla poi della sua patria, quella Polonia "che ha vissuto le più grandi esperienze della storia, che i suoi vicini hanno condannato a morte a più riprese, ma che è sopravvissuta e che è rimasta sé stessa". E racconta qualcosa di sé, del suo amore per l'esercizio fisico e la montagna: "essere montanari non è solamente una sana disciplina corporea, vigorosa ed esigente... è una scuola di vita... è un modo privilegiato di scoprire Dio nelle meraviglie della sua creazione". Nella terza lettura scopriamo il lato più religioso di Karol Wojtyla, il suo ingresso nel seminario di Cracovia, le prime difficoltà, e poi la scoperta delle ragioni profonde della sua vocazione: "Nulla ha più importanza per me, o mi dà una gioia maggiore del celebrare ogni giorno la Messa e servire il popolo di Dio nella Chiesa". Una vocazione che porterà in giro per il mondo, nei suoi numerosissimi viaggi apostolici che caratterizzano il suo lungo ed eccezionale pontificato. Con la collaborazione delle Teche RAI, ascolteremo la voce di Bronislaw Geremek intervistato nel 2002 da Tiziana Di Simone. Per l'attualità Tiziana Di Simone intervista Wojciach Unolt, Primo Consigliere dell'Ambasciata di Polonia in Italia, sulla "nuova Polonia"