Il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica si è riunito ieri l’altro. E sebbene non esistano allarmi specifici, la guardia sul fronte del terrorismo resta alta. Mai come in vista di queste feste. Del resto per capirlo è sufficiente una passeggiata nelle nostre città. Con i centri storici blindati, i metal detector, i varchi conta persone, i militari in strada, le barriere di cemento pronte ad arginare eventuali attacchi. Inutile nasconderlo, l’Italia è cambiata: la percezione del rischio è palpabile, ed è giusto che sia così. Lo scenario internazionale racconta la rotta dello Stato Islamico in Siria e in Iraq, e il rischio che i foreign fighters di rientro in Europa colpiscano le nostre città è quanto mai concreto. Ne parliamo con il vicequestore Alessandro Carini, esperto di controllo del territorio; con Cristiana Mangani (Il Messaggero), con Alberto Negri (Il Sole24Ore) e con Gian Micalessin (Il Giornale).