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23 APRILE

ED ORA IL GOVERNO

Un discorso commosso quello con cui Giorgio Napolitano ha avviato, davanti alle Camere riunite, il suo secondo settennato. Il Presidente della Repubblica stigmatizza le tensioni tra i poteri dello Stato, bacchetta le forze politiche per la sordità manifestata e dice "ora basta con i tatticismi, andiamo velocemente verso il governo di cui il Paese ha bisogno. Le intese non sono un orrore". Nessuna scansione temporale riguardo l’impegno che a lungo aveva rifiutato "Resterò fino a che ce ne sarà bisogno e le forze me lo consentiranno". Ora lo sprint sull’esecutivo al quale dovrebbero concorrere le forze di PD, PDL e Scelta Civica. E torna il totonomi, personalità di riconosciuta esperienza politica e economica per governare la fase più difficile dal dopoguerra.

A Radio Anch’Io i commenti del Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, del Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni, del Presidente dell’ABI Antonio Patuelli, del Presidente dei Senatori del PDL Renato Schifani, del Sindaco di Torino e ex segretario DS Piero Fassino, del capogruppo alla Camera di Sel Gennaro Migliore e del condirettore di Milano Finanza Roberto Sommella.

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