OVERLAND 2015
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Da giovedì 9 luglio, su Rai1 alle 23.40, torna Overland, l'avventura più amata della televisione, arrivata alla 16a serie, che presenta una storia di popoli Andini, paesaggi, montagne, piste sterrate, deserti d'alta quota, laghi salati da attraversare con precauzione, il tutto condensato in 8 puntate da 50 minuti che riporteranno lo spettatore indietro nel tempo.
Nulla è cambiato intorno alle popolazioni originali che hanno dimorato per migliaia di anni sulle Ande, culminate con la storia degli Inca che conquistarono tutto il territorio dell'attuale Sudamerica. È cambiata la mentalità della popolazione, che dopo la deprecata conquista Spagnola del 1500 ha subito ogni sorta di umiliazioni, continuate anche nei secoli scorsi con le lotte per l'indipendenza dalla Spagna. Le figure storiche di Francisco Pizarro, dell'Inca Atahualpa, ma anche di Simon Bolivar e più recentemente di Evo Morales, appariranno nella storia raccontata da Beppe Tenti e vissuta da suo figlio Filippo e da un gruppo di avventurosi viaggiatori di Overland.
La lunga strada Incaica condurrà i telespettatori nei luoghi antichi di culto degli Inca, che custodiscono leggende sulle loro origini e profezie della loro sfortunata fine.
Il viaggio inizia in Bolivia. La vita di città come La Paz rivela forti contrasti: il lavoro dei lustrascarpe che assumono qui dignità e importanza; le donne wrestler impegnate sul Ring per affermare la parità femminile; l'orologio che indica le ore girando in senso antiorario, nel vano tentativo di recuperare il tempo passato. La capitale boliviana Sucre, che vive in perfetta tranquillità, racconterà la storia passata e l'aiuto del Ministero degli Esteri, invece, mostrerà l'operosità italiana a supporto delle popolazioni di paesi dimenticati e lontani dalle città organizzate.
Si entrerà in profondo contatto con queste popolazioni: dall'interno della miniera d'argento di Potosì con il massacrante lavoro dei minatori, la dinamite, l'acre odore dopo le esplosioni; all'artigianato nei villaggi che sopravvive con l'arcaica tessitura di stoffe ricavate dalle lane delle Vicuna e delle pecore, tinte con vivacissimi colori. La tradizionale bombetta che le donne ostentano sul capo rigorosamente più piccola di due misure rispetto alla loro testa. L'incontro con i cocaleros boliviani che raccolgono le foglie di coca da masticare in infinite piantagioni verso la selva Amazzonica, tutto regolarmente permesso dal Governo attuale. Ma anche le albe davanti alla Foresta Amazzonica con il sole che spunta lontano migliaia di chilometri sopra le nebbie mattutine in un tripudio di colori.
Dall'Isola del Sole sul Lago Titicaca, a Tiahuanaco, la più estesa rovina pre-incaica, alla capitale Cuzco creata per volere del dio Viracocha, ecco che il viaggio prosegue in Perù: uno sguardo a Machu Picchu, il più emotivo complesso di rovine peruviane, purtroppo ricostruito in molte sue parti; l'incontro ad Ayacucio con la tristezza della guerriglia di Sendero Luminoso; Cerro de Pasco e quel che rimane della catastrofe degli Inca a Cajamarca, dove Pizarro, scambiato per il dio sceso sulla terra, in un solo giorno uccise migliaia di persone, dopo aver sequestrato tutto l'oro disponibile portato dalla città di Cuzco. Infine Lima, la Capitale del Perù con tutti i suoi contrasti e le realtà moderne, accoglierà la fine della spedizione.
La serie Overland 16 - Le strade degli Inca: Bolivia e Perù è una delle migliori serie di documentari d'attualità e avventura prodotte da Overland nel corso dei suoi 20 anni di realizzazioni. Dopo aver percorso e filmato strade al limite della percorribilità come la Roma - New York via terra (di cui quest'anno si celebra il ventennale); l'intero periplo dell'Africa, tra rischi e impantanamenti rimasti impressi nella storia delle imprese televisive; tutte le Vie della seta tra Europa e Asia con tutti i mezzi possibili, auto, camion, biciclette. Tutte iniziative uniche e rimaste nella storia televisiva.