Un Annozero vissuto pericolosamente
Società
Il caso Santoro tiene banco. "Non escludo di tornare a collaborare in Rai", ha detto il conduttore di Annozero nell'intervista esclusiva ad Agorà, e sulla conferenza stampa saltata ha aggiunto che poteva pure essere fatta,"non sarebbe accaduto niente di stravolgente". Dopo le dichiarazioni si torna a parlare delle possibili conseguenze per l'azienda, le implicazioni sugli assetti televisivi, e le manovre della politica. In studio, per capire se la rottura tra l’azienda di servizio pubblico e il conduttore di Annozero non sia, oltre che un ‘caso televisivo’, anche un ‘caso politico’, hanno dibattuto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi, Fabrizio Morri, senatore Pd, il presidente della Fnsi, Roberto Natale e i giornalisti Luigi Amicone e Fabrizio Rondolino. "Santoro non faceva servizio pubblico. Mi chiedo in quale televisione pubblica ci sia un telepredicatore che fa discorsi per minuti e minuti, poi si fa eleggere al parlamento e poi torna ancora in tv", ha commentato Giovanardi. Il presidente della Fnsi ha replicato che "l'anomalia e' un paese dove c'e' un Presidente del consiglio che controlla le televisioni", e si chiede "in quale azienda viene mandato via uno che ha fatto programmi di interesse civile?". A sua volta Morri si e' chiesto: "che azienda e' una che si priva di un professionista come Santoro, che fa ascolti e porta soldi con la pubblicita'? La Rai e' stata indotta da Berlusconi o dal berlusconismo a fare andare via Santoro. Poi, riuscire a far credere, come fa l'azienda, che si e' chiuso tutto in modo consensuale, questo e' un merito del direttore generale". Altri commenti poi sono arrivati dal Teatro Capranica di Roma, dove si sono radunati i "liberi servi" di Berlusconi, in una convention voluta dal direttore del Foglio Giuliano Ferrara. "Santoro aveva bisogno di una sola cosa: che Berlusconi dicesse che aveva perso le elezioni per colpa sua, e questo l'ha molto inorgoglito e l'ha reso ancora piu' popolare nel suo pubblico" ha detto Ferrara, secondo il quale e' stato come un assist su un piatto d'argento quella frase di Berlusconi a proposito di Annozero "e' un promoter televisivo senza pari, Berlusconi..." ha aggiunto. E anche Daniela Santanché commenta: "Santoro e' un grande giornalista, ma e' meglio se i suoi comizi glieli paghi la tv commerciale e non il servizio pubblico. Sono 'serva' del premier, ma su Annozero non sono stata d'accordo con lui, anzi sono convinta che Santoro ci faccia prendere voti"