Un anno fa il disastro di Fukushima e a "Presadiretta" un reportage in esclusiva dalla zona proibita attorno alla centrale e nelle aree annientate dallo tsunami.
La Fiat in Italia farà gli investimenti promessi? In futuro chiuderà due stabilimenti su cinque? Il cuore pulsante del gruppo Fiat Chrysler è a Detroit o a Torino?
In Italia sta la gran parte del patrimonio culturale del pianeta, ma abbiamo già dato prova di non sapere conservarlo. Che facciamo per fermare lo sfascio? A "Presadiretta" facce e voci di quanti si sono ribellati al declino: gli occupanti del Valle che considerano la cultura un bene comune come l'acqua, lavoratori, dirigenti e sovrintendenti del ministero che non si vogliono arrendere, i macchinisti e i tecnici che premono per la sopravvivenza di Cinecittà e invece i film si fanno fuori dall'Italia.
Era veramente necessario spostare gli stabilimenti in Serbia? E i lavoratori dell' azienda farmaceutica Sigma Tau che stanno lottando per salvare il posto di lavoro ci riusciranno? Alcuni imprenditori sono schiacciati tra lo Stato che non onora in tempo i debiti e le banche che non prestano soldi. Stiamo andando dritti verso la deindustrializzazione? Cosa si potrebbe fare? Esistono ancora soluzioni possibili?
Perché ancora cemento? Perché ancora nuove case, uffici, grattacieli, centri commerciali, appartamenti? Gru e betoniere girano a pieno ritmo anche se le costruzioni recenti sono vuote. Ma tutti questi nuovi edifici servono o serviranno? A chi?
Roma ancora vive l'orrore del terribile omicidio di Zhu Zheng e della sua figlioletta. Ma chi li ha uccisi? Chi c'è dietro al suicidio dell'unico presunto colpevole? La mala cinese? Perché non se ne parla più? Le telecamere di "Presadiretta" hanno ricostruito gli omicidi, gli sgarri, i ferimenti, gli agguati, i regolamenti di conti tra spacciatori e non più solo in periferia, ma anche nelle zone fino a poco fa risparmiate dalla violenza dilagante.
Il clima è impazzito? E' colpa dell'uomo e della corsa allo sviluppo? Si può ancora fare qualcosa per rimediare? Genova, la Liguria, la Sicilia e poi più lontano le Filippine, il Brasile la Tailandia, l'Australia, gli Stati Uniti vi mostriamo le immagini sconvolgenti delle ultime catastrofi climatiche che hanno sconvolto le nostre regioni e gli angoli remoti del mondo e che hanno causato decine di migliaia di morti.. Le conseguenze dell'effetto serra e del riscaldamento del pianeta provocano disastri sempre più frequenti. Eppure a Durban nell'ultima conferenza sul clima Silvia Bencivelli ha potuto constatare che i rappresentanti di tutti gli stati hanno solo litigato senza decidere nulla di operativo.
Roma come Napoli? La Capitale sarà sommersa dai rifiuti? Stiamo accumulando uno scandaloso ritardo perché comune e regione non decidono. Intanto la discarica di Malagrotta, già nel mirino della Commissione Europea, resta aperta e si rischiano multe salatissime. Le montagne di immondizia non differenziata continuano a crescere: sono un pericolo per la salute del territorio e dei cittadini. E non si riesce a riciclare. La differenziata è ferma al 24%. E quel poco che si differenzia finisce in altre regioni, oppure viene di nuovo sversato con tutto il resto. E l'unica soluzione che i politici hanno trovato sono nuove discariche. Riano e la zona attorno a Villa Adriana a Tivoli sono state individuate come nuove pattumiere della capitale.
Al Nord politica e mafia si intrecciano? Hanno interessi in comune? Si scambiano favori? Non solo la Lombardia è stata scelta dalla criminalità organizzata per riciclare proventi infiltrandosi nell'economia con l'aiuto di alcuni politici. A "Presadiretta" l' inarrestabile avanzata della 'ndrangheta in due regioni: Piemonte e Liguria.
L'8 gennaio è una data importante: era un sabato e a Tunisi e in tutte le principali città della Tunisia la gente affrontava l'esercito e la polizia del regime. Centinaia saranno i feriti e 25 i morti. Ben Alì scapperà come un ladro verso l'Arabia Saudita dove adesso vive. Un weekend di sangue che ha dato la spallata finale al regime di Ben Alì, e con lui alla dittatura che per più di venti anni in Tunisia ha inflitto enormi sofferenze ad un intero popolo.
Possiamo ancora affermare che l'Italia è un paese democratico? Che ruolo svolgono i media nel garantirlo? Questa settimana una sconvolgente inchiesta di Alessandro Sortino per "Presadiretta" ci svela come le notizie riservate, i dossier, possano essere usate come arma impropria nella lotta politica. Le informazioni sul privato sono usate per ledere e diffamare l'avversario. Le rivelazioni imbarazzanti sono considerate da personaggi della politica come formidabile strumento di potere. Intorno ai segreti si stringono vere e proprie reti di potere, di persone collegate fra loro, di comitati di affari che si avvalgono di preziose informazioni per distruggere il nemico come hanno dimostrato le recenti indagini su P3 e P4.
Coltivare la terra conviene ancora? Cosa ne è rimasto del paese rurale che eravamo? Molto poco: le aziende agricole italiane infatti stanno per sparire: il 30% delle imprese legate alla terra ha chiuso negli ultimi dieci anni. In Lombardia sono 10 al giorno quelle che rinunciano. Sono 685mila gli ettari che un tempo erano coltivati a grano e che ora sono incolti. 20 milioni i quintali di cereali prodotti in meno. Siamo i primi del mondo per consumo, produzione e esportazione di pasta e mai potremmo coltivare tutto il grano che consumiamo, eppure continua a calare la produzione e a crescere l'importazione. Cosa arriva nei nostri piatti? Il cibo made in Italy è ancora da considerarsi tale? Per capire gli inviati di "Presadiretta" sono andati nei campi accanto agli agricoltori durante la mietitura e mentre era in corso la raccolta del pomodoro. Le telecamere hanno anche seguito la protesta dei pastori sardi, e sono entrate nelle stalle per capire le ragioni e i torti dell'annosa questione delle quote latte.