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Il mestiere dell'artista
Da Raffaello a Caravaggio

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Claudio Strinati ripercorre cento anni di storia dell'arte, dai primi del Cinquecento con l'arte sublime di Raffaello Sanzio ai primi del Seicento con la presenza di Annibale Carracci e del Caravaggio . E' una delle stagioni più celebri dell'arte universale. Strinati preferisce raccontare quelle vicende attraverso le testimonianze dei contemporanei evitando di utilizzare formule critiche moderne come quelle del Classicismo o del Manierismo, giudicate poco aderenti alla realtà dei fatti che avvennero in quel tempo . L'approccio, però, è proprio di tipo teorico-pratico nel senso che da un lato sono ricordati e raccontati personaggi celeberrimi del Cinquecento come Raffaello stesso , Michelangelo , Bramante , Pontormo , Leonardo da Vinci , Zuccari e molti altri , ma dall' altro sono anche ricordati e illustrati quei principi filosofici e critici sulla base dei quali gli uomini del tempo giudicarono i grandi artisti . Le trasmissioni cominciano, infatti, con l' analisi di una poesia scritta, negli ultimi anni del sedicesimo secolo, dal fondatore dell'Accademia dei Carracci di Bologna (la più grande scuola di formazione artistica tra Cinque e Seicento) che è in sostanza un grande documento di intenti sulle scelte che un artista dell' epoca avrebbe dovuto compiere per acquistare una posizione di eccellenza . In questa poesia ( si discute se l' abbia veramente scritta il Carracci o sia solo a lui attribuita ) si spiega quale fosse l' interpretazione autentica della storia dell'arte del Cinquecento da parte di un intellettuale dell'epoca. Strinati ne ripercorre, con un vasto commento, i suggerimenti e le tesi critiche e attraverso quella poesia va a ritroso per cercare, nel corso di quel secolo straordinario per l' arte e l' architettura , tutte le principali connessioni tra gli artisti . Da qui Strinati si collega a un altro grande documento antico, posteriore di quasi due secoli alla poesia di Agostino Carracci . Tale "documento" è la Storia pittorica dell' Italia , scritta alla fine del Settecento da quello che è stato forse il più grande esperto di pittura italiana di tutti i tempi, l' abate Luigi Lanzi . Attraverso le idee e gli scritti del Lanzi , giudicate ancora oggi del tutto illuminanti per comprendere l'essenza della pittura rinascimentale, Strinati fa una sorta di verifica delle tesi del Carracci e propone una sua interpretazione dell' idea stessa di Rinascimento, idea modellata sugli argomenti del Lanzi reinterpretati, però, con un' ottica assolutamente nostra e contemporanea, fino a arrivare a un sintetico riesame della mitica figura del Caravaggio, visto con criteri piuttosto insoliti.

Credits

di Claudio Strinati. In onda dal 9 maggio al 3 giugno dal lunedi' al venerdi' alle 20. Regia di Angela Zamparelli