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Il mestiere dell'artista
Davide con la testa di Golia

Quando

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Claudio Strinati propone una ricognizione su una delle piu' grandi e celebrate stagioni dell'arte italiana, il Seicento . E' l' epoca di personaggi giganteschi come il Caravaggio, ma e' anche l' epoca di una serie fittissima di personalita', oggi meno note e pure importanti e sintomatiche per comprendere i motivi per cui quel periodo rimane cosi' determinante per la coscienza attuale. E', in un certo senso , in quel tempo che nasce e si sviluppa un concetto di "arte" che restera' vivo per secoli e ancora adesso influenza il nostro modo di porci di fronte all' esperienza di un pittore, uno scultore, un musicista. Gia' nel Seicento sono enunciati o latenti quei principi di "avanguardia" e "tradizionalismo", di "sperimentazione" e di "conservatorismo", con cui anche nella nostra epoca ognuno tende a giudicare un'opera d'arte. Per spiegare le ragioni di questo fenomeno, Strinati parte dalle vicende dell'ambiente romano al tempo di Gian Lorenzo Bernini e di Nicolas Poussin, cioe' del piu' grande scultore del Barocco internazionale e del piu' grande pittore europeo del tempo, francese di nascita e italiano di adozione.

Credits

Regia di Angela Zamparelli, a cura di Giancarlo Simoncelli.