Tutto Dante - Roberto Benigni

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Mercoledì 3 aprile, alle 21.05 va in onda il sesto appuntamento di TuttoDante, un evento culturale unico in televisione, trasmesso su Rai2 in esclusiva e in prima visione: lo spettacolo che Roberto Benigni dedica alla Divina Commedia. “Con Dante e Virgilio – spiega l’attore toscano - entriamo nel XVI canto, continuiamo a camminare sull’argine del Flegetonte nel cerchio dei sodomiti, dove il sommo poeta incontrerà altri personaggi a lui noti”.

Nel canto XVI la scenografia dell’Inferno è ancora più evidente, lo scroscio del fiume diventerà insostenibile all’udito: "già era in loco onde s’udia ‘l rimbombo de l’acqua che cadea nell’altro giro, simile a quel che l’arnie danno rombo "(vv.1-3, cantoXVI Inferno).

“La profondità dello spazio infernale è così reale – continua Roberto Benigni - che spaventa, nei versi si ‘legge’ l’abisso e l’imminente senso del precipitare. In questo canto, collegato al precedente, Dante tornerà a parlare della degradazione della pena dei sodomiti e della sua Firenze”.

Le serate che vanno in onda sono le registrazioni di TuttoDante 2012 realizzate a Firenze in piazza Santa Croce la scorsa estate. L’evento, prodotto dalla Melampo Cinematografica e organizzato da Lucio Presta con la produzione esecutiva di Arcobaleno Tre, è diretto da Stefano Vicario con la fotografia di Massimo Pascucci

TuttoDante ha portato in piazza un totale di circa settantamila spettatori e coinvolto uno staff di oltre cento persone; inoltre, per la prima volta in uno spettacolo del genere, è stata utilizzata la spidercam, che ha permesso di immortalare Firenze da un’altezza di 42 metri, offrendo inquadrature mozzafiato.






Le serate che vanno in onda sono le registrazioni di TuttoDante 2012, organizzato da Lucio Presta con la produzione esecutiva di Arcobaleno Tre e prodotto dalla Melampo, realizzate a Firenze in piazza Santa Croce la scorsa estate. Un evento grandioso, diretto da Stefano Vicario con la fotografia di Massimo Pascucci, che ha portato in piazza un totale di circa settantamila spettatori e coinvolto uno staff di oltre cento persone. Inoltre, per la prima volta in uno spettacolo del genere, è stata utilizzata la spidercam, che ha permesso di immortalare Firenze da un’altezza di 42 metri, offrendo inquadrature mozzafiato e dettagli del palco.

Ampi consensi di critica per TuttoDante dalla stampa: “Roberto Benigni è ormai diventato una maschera della commedia dell’Arte” si legge sul Corriere della Sera mentre l’Avvenire parla di “trionfo”, di una “vera lezione sul Sommo Poeta (Dante Alighieri, ndr)”, di “un’esegesi che arriva a tutti, intrisa della saggezza popolare che fa tornare alla mente come Dante fosse da sempre per tutti”, e poi ricorda lo studio di lettura compiuto da Benigni che “modula le terzine con garbo, rispettando gli enjambements, il colore delle parole”. Il Manifesto lascia spazio all’indubbia bravura di “Robertaccio” che “intona tutto a memoria, con consapevole empatia ma senza farsi travolgere, un verso dopo l’altro, analisi logica e analisi magica, una fessura, uno spioncino che si apre piano a volte e si spalanca sull’abisso e fa paura, perché Dante, Benigni lo sa bene, bisogna saperlo più che recitarlo, un monologo interiore…”. Dell’affascinante viaggio ha parlato tra i tanti anche La Nazione: “Benigni spiega come solo lui sa fare, con incanto e con il cuore, con le parole semplici e piene con cui una mamma insegna al bambino […] non è ancora mezzanotte. E non è finita. La gente non lo molla. Lui torna, sublime giullare, e sono applausi ancora. Cinque minuti di applausi e standing ovation. Grande Benigni. Grazie Benigni”.