Un prete tra noi 2

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Questa volta le riprese - effettuate tra giugno e novembre del 1998 - non sono girate in una prigione abbandonata con attori a far la parte dei detenuti. Nella nuova serie - in tutto sei episodi - il palcoscenico è il vero carcere di Rebibbia con i suoi abitanti chiamati a recitare se stessi.
Così è ancora più facile per don Marco, un prete illuminato dalla fede, adoperarsi senza risparmio nel suo lavoro di cappellano. Ora però il giovane prete appare più preparato ad affrontare i problemi dei suoi detenuti, grazie all'esperienza fatta in precedenza.
Il don Marco di Massimo Dapporto si conferma comunque un sacerdote che, anche se crede profondamente nella sua missione, è capace di sbagliare, di soffrire e di perdonare, è in grado di fare della propria imperfezione umana una dote unica: non fa miracoli, ma con la sua instancabile attività riesce a consolare e a ridare la speranza.
Nei nuovi episodi è anche più chiaro il suo rapporto con Maria, la ragazza che dopo essere stata salvata da don Marco dal giro della prostituzione, aveva scatenato in lui un sentimento ben più terreno di quello consentitogli dal suo stato sacerdotale. Ora il giovane prete è semplicemente una sorta di guida spirituale della ragazza.
Infine un'altra novità: rispetto alla prima serie, la regia, allora firmata da Giorgio Capitani, è affidata a Lodovico Gasparini, curiosamente i due registi si sono suddivisi la direzione della fiction Il Maresciallo Rocca.