Orgoglio

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Sceneggiato

Paese e anno:
Italia 2004-2006
Regia:  Giorgio Serafini, Vittorio De Sisti
Cast:  Elena Sofia Ricci, Daniele Pecci, Paolo Ferrari, Gianna Paola Scaffidi, Franco Castellano, Cristiana Capotondi, Barbara d'Urso, Nicola Di Pinto, Elena Russo, Vincenzo Bocciarelli, Gabriella Pession, Caterina Murino, Enzo De Caro, Simona Caparrini, Giovanni Manconi

 

Ambientato nei primi quindici anni del Novecento, Orgoglio è uno sceneggiato in costume prodotto da Guido Lombardo per Rai Fiction e Titanus, e ha rappresentato il kolossal televisivo con il quale, nel 2004, la Titanus ha festeggiato i cento anni dalla sua nascita (1904). In quella occasione, la stessa società che nel 1962 produsse Il Gattopardo è tornata a girare nelle splendide sale del Palazzo Chigi di Ariccia, dove Luchino Visconti ambientò il suo capolavoro.

Si tratta di un'opera di indiscutibile prestigio, il cui valore aggiunto è costituito dalla grandiosità delle location (palazzi storici, saloni d'epoca, vecchi casali, esterni d'alta suggestione), dalla ricchezza delle scenografie, dal fascino dei costumi.

Co-diretta da Giorgio Serafini e Vittorio De Sisti, la serie – in 13 puntate doppie – racconta la tormentata storia d'amore di Anna (Elena Sofia Ricci), figlia dei marchesi Obrofari, e Pietro (Daniele Pecci), un contadino. Sullo sfondo, la campagna romana del 1911 e le vicende storiche di un'Italia attraversata dall'ignoranza, dalla guerra, dal progresso, dalla ricchezza e dalla povertà, dalla voglia di sopraffazione e di riscatto.

Tratto dal soggetto di Maria Venturi, esperta di Cuore e batticuore, sceneggiato dai bravissimi Gianfranco Clerici e Daniele Stoppa, Orgoglio è culla di memoria, di passioni e di conflitti, di sentimenti eterni. Ed è il sentimento che domina tutti i personaggi, candidi fino al midollo o anime nere che siano. "Per me la parola orgoglio ha un doppio significato" - spiega l'autrice - "vale a dire, l'orgoglio di chi ha umili origini e alza la testa contro i nobili, e l'orgoglio arrogante degli aristocratici decisi a non rinunciare ai loro privilegi". Combattuta e contesa tra questi due mondi, è la protagonista interpretata da Elena Sofia Ricci: "Una donna vittima dei diktat dell'epoca" - così la descrive l'attrice - "incapace di emanciparsi o ribellarsi, conscia del suo ruolo e ancora schiava delle convenzioni sociali". Ma che, nell'incalzare degli eventi, troverà faticosamente la strada per riaffermare il proprio diritto alla felicità.

Tutto questo, in un'atmosfera pervasa di citazioni tratte dalla grande cinematografia e dalla letteratura: c'è Via col vento, un pizzico dei romanzi di Lawrence, lo stesso Gattopardo. Perché ci racconta la fine di un mondo e l'alba di un altro che del primo, in fondo, è la prosecuzione.

40 le settimane di riprese, con una troupe di oltre 200 persone. 150 le location utilizzate: Palazzo Chigi di Ariccia (il castello del Gattopardo), Villa Parisi di Frascati, Palazzo Brancaccio di Roma, Parco Veio e molte altre. Più di 200 sono gli attori, fra cui 30 protagonisti, 4000 le figurazioni, 300 i ballerini e musicisti coinvolti per le scene dei balli e delle feste, 3000 i costumi, realizzati appositamente per la serie da Walter Azzini. 400 cavalli, carrozze, calessi, motociclette, auto e altri mezzi d'epoca. Per le scene di guerra in Libia, è stato ricostruito nei dintorni di Roma, con 400 tonnellate di sabbia, un angolo di deserto africano.