Diplomacy – Una notte per salvare Parigi

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Diplomacy – Una notte per salvare Parigi (Diplomatie)
di Volker Schlöndorff (FRA, 2014)
con André Dussollier, Niels Arestrup, Burghart Klaußner

Nell’agosto del 1944 Hitler ordinò al governatore militare di Parigi, il generale Dietrich Von Choltitz, di radere al suolo Parigi e uccidere la maggior parte dei suoi abitanti, proprio mentre le truppe americane si avvicinavano alla città. Hitler minacciò di morte il generale Choltitz e la sua famiglia se non avesse eseguito l’ordine. Il generale, a Parigi da due settimane soltanto, dopo che il suo predecessore era stato giustiziato insieme alla famiglia per aver scontentato il führer, fece minare tutti i monumenti e i principali ponti, eccetto il Pont Neuf. La Bastiglia, il Marais, la torre Eiffel e il Louvre, tutto era pronto per saltare in aria, ma la notte tra il 24 e il 25 agosto, il console svedese Raoul Nordling, nato e cresciuto a Parigi, attraverso un passaggio segreto entrò nello studio del generale tedesco per convincerlo a disobbedire agli ordini di Hitler. Ispirato all’omonima opera teatrale diretta nel 2011 da Cyril Gely che ne ha curato la sceneggiatura insieme al regista. Nonostante gli esiti della guerra e il destino di Parigi siano ben noti, Schlöndorff (Oscar per il  miglior film straniero e Palma d’oro a Cannes nel 1979 con Il tamburo di latta) riesce a ricreare la tensione delle ultime ore in cui si decise il destino di una città, della sua popolazione, ma anche dell’intero conflitto mondiale. Attraverso lo scontro verbale dei bravissimi protagonisti, uno sostenitore delle ragioni naziste ma anche preoccupato per la propria famiglia, l’altro difensore della cultura franco-europea, viviamo il peso e la responsabilità di una decisione in grado di modificare la storia. Della piéce teatrale resta l’impianto scenico in cui si svolge l’azione - la stanza dove avviene il dialogo come fosse una partita a scacchi tra il militare e il diplomatico - ma le riprese non si limitano a campo e controcampo, aggiungendo dettagli che entrano nella scena arricchendo e ampliando la storia.  Due candidature e una vittoria ai César, 2015: miglior adattamento (Cyril Gely Volker Schlöndorff). Tre candidature e due vittorie al Valladolid Intenational Film Festival, 2014: miglior attore (Niels Arestrup) miglior regista (Volker Schlöndorff).