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La battaglia dei campus a "Tv7"

E poi ludopatia, jazz e viaggio in Mongolia nei racconti del settimanale del Tg1

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Si infiamma la protesta nei campus americani in solidarietà con i palestinesi e contro quello che chiamano un “genocidio” a Gaza. Scontri all’Università di Los Angeles e sgombero forzato dell’edificio occupato dagli studenti alla Columbia. Centinaia gli arresti. Con il servizio “la battaglia dei campus” “, “Tv7”, nella puntata in onda venerdì 3 maggio a mezzanotte su Rai 1, sarà nell’epicentro della rivolta, alla Columbia University, che ha il 20 per cento di studenti ebraici ora impauriti. In “Gratta e perdi” si parla invece di ludopatia e la  cifra shock di 400 mila euro giocati al Gratta e Vinci senza mai incassare un premio. È successo a Brescia, dove si sono mobilitate le associazioni che combattono il gioco d’azzardo. Un incasso per lo Stato di 136 miliardi l’anno. A fronte di vincite per due milioni di euro, come avvenuto pochi giorni fa ad Avezzano, per molti il gioco è una discesa agli inferi. Le storie di chi ha vinto e di chi ha perso ingenti somme e di chi si prende cura delle dipendenze da gioco. “Nel nome della madre” torna sul tema femminicidi: continuano a essere una piaga aperta, in Italia. Valentina Belvisi, orfana di femminicidio, ha ripudiato il cognome del padre che sta scontando 18 anni per avere ucciso la moglie Rosanna Belvisi con 29 coltellate nel 2017. “Non lo perdonerò mai”, dice a Tv7: dalla sua storia è nato un libro, “Rinasco per te", per aiutare le donne a trovare il coraggio di denunciare. Un viaggio in Mongolia con “Eredi di Gengis Khan” tra le sterminate steppe e le dune del deserto dei Gobi, vasta cinque volte l’Italia ma con appena tre milioni di abitanti. Cantano, ballano, sfilano, fanno ginnastica, calcano ancora le scene: sono i nuovi ultraottantenni, un modello per chi vuole vivere una vecchiaia sana, piena e stimolante, nel racconto dal titolo “E li chiamano vecchi”. “Nel segno del bambù”, invece, l’insolito censimento artistico dei negozi con le serrande abbassate da parte della street artist Freak of Nature per denunciare abbandono urbano e perdita del tessuto sociale. Milanese di origine, ha lasciato il segno – le sue canne di bambù dipinte con colori lavabili – anche in molte città del Veneto. Oltre 30 mila tra libri, videocassette, dischi, un archivio sulla storia del jazz, del teatro e del cinema che Lino Patruno, a 88 anni, vuole donare. Il musicista cerca un luogo che possa ospitare questa straordinaria raccolta che mostra a “Tv7” nel servizio “Una casa per il jazz”. “Primo maggio in musica” è Il racconto, le facce, i volti e le voci, del concerto live gratuito più grande d’Europa: quest’anno per la prima volta al Circo Massimo con Noemi e Ermal Meta conduttori. Infine, per la rubrica  “Come eravamo”:  “L’ultima frontiera” (1968) , dagli archivi di Tv7 il primo reportage televisivo di una troupe che, dopo tre giorni di viaggio, arriva in Mongolia per raccontare  il posto più remoto del mondo, il Far West di Mao Tse-tung.