Concorso esterno in associazione mafiosa, nove anni al "re dell'eolico" Vito Nicastri

Intanto il riesame conferma il sequestro dei pc di Armando Siri, accusato di autoriciclaggio aggravato per i mutui anomali da San Marino denunciati da Report

01 ottobre 2019 ore 18:11
L'imprenditore trapanese Vito Nicastri, conosciuto come “Re dell’eolico”, è stato condannato dal gup con rito abbreviato a nove anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo l'accusa sarebbe stato tra i finanziatori della latitanza del boss Matteo Messina Denaro. Nicastri sarebbe inoltre il socio occulto del faccendiere ed ex consulente della Lega Paolo Arata, indagato per corruzione insieme al senatore leghista Armando Siri. L’indagine, separata da quella che ha portato alla condanna di oggi, riguarda un emendamento alla legge di bilancio 2019, poi ritirato, dal quale, se approvato, Nicastri e Arata avrebbe tratto beneficio.

Siri è inoltre indagato per autoriciclaggio nell'inchiesta della Procura di Milano su due mutui anomali concessi dalla Banca Agricola di San Marino. Lo scorso 25 settembre il Tribunale del Riesame di Milano ha depositato la sentenza con cui respinge il ricorso contro i sequestri effettuati il 26 luglio scorso nei confronti del suo segretario Mario Luca Perini. Su due pc riconducibili a Siri dovrà esprimersi la Giunta per le autorizzazione del Senato. Dal dispositivo si apprende anche che al senatore è contestata l’aggravante “di aver commesso il fatto giovandosi del contributo di un gruppo criminale organizzato”. Fu Report a segnalare per prima uno dei due mutui contestati, erogato per l’acquisto di una palazzina a Bresso nel milanese, nell’inchiesta di Claudia Di Pasquale “Un sottosegretario a San Marino”, nel corso della quale viene anche approfondita la vicenda che coinvolge Arata e Nicastri.
 

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