Avellino, arrestato ex candidato sindaco leghista. Quando il consigliere M5S disse a Report: "Non me lo massacrate, sennò veniamo a Roma... Non vi scordate che è figlio del boss"

24 settembre 2019 ore 17:39
Damiano Genovese, ex consigliere comunale della Lega ad Avellino, è finito in carcere con l'accusa di possesso di arma e ricettazione: i Carabinieri hanno trovato nella sua abitazione una pistola semi automatica calibro 7,65, insieme al caricatore e a otto cartucce. L'uomo è figlio dell'ergastolano Amedeo Genovese, ritenuto a capo del Clan del Partenio. Intervistato un anno fa dall'inviata di Report Claudia Di Pasquale per l'inchiesta "Nel nome di Matteo", disse di non aver bisogno di dissociarsi dalla camorra: "No, dissociazione no perché per noi non era niente vero, diciamo non è mai esistito niente, cioè ci sono i pentiti e basta". Era presente un consigliere dei Cinque Stelle, che congedando la troupe disse: "Mi raccomando non me lo massacrate mo che montate il servizio, sennò veniamo a Roma Eh non vi scordate sempre che è figlio del boss".

 

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