Vorrei ma non pos

L’Italia è ostaggio del contante: è tra le 35 peggiori economie globali per indice di intensità del cash in rapporto al Pil. In buona compagnia: con Iraq, Niger, Gambia, Maldive, Egitto, Pakistan. E se in Svezia le transazioni in cash rappresentano solo il 20% del totale e anche le chiese accettano le donazioni con carta di credito, e negli Stati Uniti ci è voluta una legge per obbligare i negozi ad accettare anche le banconote, in Italia le usiamo nell’86% dei casi: circolano per un valore di 200 miliardi di euro. Eppure fabbricarle può costare più del loro valore: coniare una monetina da 1 centesimo di euro ne costa 4,5 e secondo uno studio della Banca Centrale europea l’Europa spende ogni anno lo 0,46% del suo PIL per il denaro: 60 miliardi di euro. In Italia una legge in vigore dal 2014 obbliga gli esercenti ad accettare pagamenti elettronici, ma poi si sono scordati di introdurre le sanzioni per punire chi non si adegua. Ma almeno negli enti pubblici osservano la legge?