Vista lago

di Rosamaria Aquino
Collaborazione di Marzia Amico
Immagini di Giovanni De Faveri
Montaggio di Sonia Zarfati
Grafiche di Giorgio Vallati 


 
Siamo tornati sul lago di Garda, il ponte sospeso di Costermano sul Garda non si farà.
Siamo tornati sul lago di Garda che negli ultimi anni è tutto un fiorire di cantieri edili. Il ponte sospeso di Costermano sul Garda non si farà più, perché le caratteristiche geomorfologiche dell’area non sono ideali, come avevamo documentato già all’inizio della nostra inchiesta. Dove avrebbe dovuto essere costruito, il terreno è fragile, così come è fragile quello che costeggia il resto del lago, dove a cavallo tra la fine e l’inizio dell’anno si sono registrate due grosse frane. Tuttavia, va avanti il progetto di una ciclovia, che dovrebbe abbracciare tutte e tre le regioni intorno al Garda. In alcuni tratti la struttura sarà pensile e arriverà a costare quanto un viadotto autostradale. E con i biker abbiamo percorso la collina di Albisano, a Torri del Benaco (Vr), dove le strade sono cantieri aperti, se ne contano a decine lungo la salita che conduce alla mega struttura di lusso da quasi 13mila metri cubi di volume, il cui iter autorizzativo è stato oggetto di un aspro contenzioso tra il Comune e la Soprintendenza e ora è sotto la lente della magistratura. Le ditte che acquistano i terreni o costruiscono le case su cui aumentare le volumetrie grazie alla legge del Piano casa, sono quasi tutte dell’Alto Adige, perché il lago è diventato la nuova frontiera dell’edilizia. Parleremo di cooperative che, col sogno di una casa sul lago per i soci, acquistarono terreni su aree vincolate e vendettero a società bolzanine per rientrare degli investimenti, e di resort di lusso costruiti persino su terreni agricoli.