Che porci!

di Giulia Innocenzi

Collaborazione di Greta Orsi e Giulia Sabella
Immagini di Giovanni De Faveri, Fabio Martinelli e Paolo Palermo
Montaggio e grafica di Giorgio Vallati



Sono circa 3600 gli allevamenti che fanno parte del circuito DOP del Prosciutto di Parma.
Sono circa 3600 gli allevamenti che fanno parte del circuito DOP del Prosciutto di Parma. A verificare che venga rispettato il disciplinare c'è il CSQA, l'ente certificatore più grande d'Italia, che ha assunto l'incarico nel gennaio del 2020, dopo che lo scandalo della genetica aveva travolto l'ente controllore precedente. Il nuovo corso doveva essere segnato da controlli rigorosi e intransigenti, ma a seguito di una segnalazione di alcuni dipendenti, il ministero dell'Agricoltura scopre che il CSQA è più orientato ad assecondare le esigenze della filiera che preoccupato del rispetto della conformità al disciplinare  e decide così di sospenderlo. Ma a dicembre dell'anno scorso il ministero ora diretto da Francesco Lollobrigida conferma nuovamente l'incarico al CSQA per i controlli al Prosciutto di Parma per i prossimi tre anni. Sulla base di quali garanzie? Report mostrerà documenti e audio esclusivi che gettano un ombra sull'imparzialità dell'ente. Sono casi isolati oppure rappresentativi dell'eccellenza del made in Italy?

Le domande e le risposte dell'organismo di certificazione CSQA
Le domande e le risposte del Consorzio San Daniele
Le domande e le risposte del Consorzio del Prosciutto di Parma
Le domande e le risposte di Coldiretti
La nota del Dipartimento dell'ICQRF del MASAF rispetto al CSQA