Evra: "Il nostro è un problema di testa"
Il francese: "Questa squadra dovrebbe essere psicanalizzata"
30-06-2016 19:37
30-06-2016 19:37
Il vero avversario della Francia più che l'Islanda, che affronterà domenica sera a Saint-Denis, è nella testa.
Patrick Evra è uno dei 'senatori' dei Bleus e da giocatore navigato e vincente non si tira indietro: "E' vero che i nostri primi incontri non sono stati buoni - riconosce in conferenza stampa - Ma da adesso in poi non abbiamo più scelta e poi più si va avanti e più diventa difficile. Forse abbiamo troppa fiducia in noi stessi. Le cause? Penso che questa squadra dovrebbe essere psicanalizzata - scherza Evra - Forse per andare al massimo abbiamo bisogno di avere paura, e non c'è abbastanza paura. Questo è il problema, è pazzesco ma è così. Forse troppo ci fidiamo di noi, perché non siamo nemmeno stanchi a fine partita".
Dopo aver vinto tanto a livello di club, per il laterale della Juventus la gara di domenica rappresenta il top della sua carriera in nazionale: "Non sono mai andato oltre i quarti di finale in un torneo importante - ricorda - nonostante li abbia raggiunti innumerevoli volte a livello di club. Ecco perché questa è la partita più importante della mia carriera internazionale". Evra ha poi rassicurato tutti dopo il leggero infortunio patito ieri a una mano: "Nulla di grave, ho subito un colpo alle dita ma è tutto a posto".
Piuttosto il difensore francese ancora non sa chi sarà il suo compagno di reparto, vista l'assenza per squalifica di Rami: "Oggi in allenamento scoprirò chi giocherà assieme a me in difesa - si trincera - Ma per me non fa alcuna differenza, che si tratti di Eliaquim (Mangala) o Sam (Umtiti)".
Patrick Evra è uno dei 'senatori' dei Bleus e da giocatore navigato e vincente non si tira indietro: "E' vero che i nostri primi incontri non sono stati buoni - riconosce in conferenza stampa - Ma da adesso in poi non abbiamo più scelta e poi più si va avanti e più diventa difficile. Forse abbiamo troppa fiducia in noi stessi. Le cause? Penso che questa squadra dovrebbe essere psicanalizzata - scherza Evra - Forse per andare al massimo abbiamo bisogno di avere paura, e non c'è abbastanza paura. Questo è il problema, è pazzesco ma è così. Forse troppo ci fidiamo di noi, perché non siamo nemmeno stanchi a fine partita".
Dopo aver vinto tanto a livello di club, per il laterale della Juventus la gara di domenica rappresenta il top della sua carriera in nazionale: "Non sono mai andato oltre i quarti di finale in un torneo importante - ricorda - nonostante li abbia raggiunti innumerevoli volte a livello di club. Ecco perché questa è la partita più importante della mia carriera internazionale". Evra ha poi rassicurato tutti dopo il leggero infortunio patito ieri a una mano: "Nulla di grave, ho subito un colpo alle dita ma è tutto a posto".
Piuttosto il difensore francese ancora non sa chi sarà il suo compagno di reparto, vista l'assenza per squalifica di Rami: "Oggi in allenamento scoprirò chi giocherà assieme a me in difesa - si trincera - Ma per me non fa alcuna differenza, che si tratti di Eliaquim (Mangala) o Sam (Umtiti)".