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Conte: "Lo sapevo e l'ho detto subito"

Il ct azzurro elogia i ragazzi: "Hanno qualcosa fuori dall'ordinario"

27-06-2016 20:18

27-06-2016 20:18

"Solo a sentirla, Italia-Germania ti mette i brividi".

Antonio Conte ha ottenuto la sua piccola vittoria personale, far cambiare a tutta Europa - Italia compresa - idea sul valore della sua nazionale. Pero' assicura di non essere appagato dalla splendida serata con la Spagna e dai quarti raggiunti. ora che alla porte c'e' la partita da mito, il remake di Messico '70, Spagna '82, Dortmund 2006.

"Stavolta incontriamo senza dubbio la piu' forte del torneo - dice Conte subito dopo aver mandato a casa la Spagna - ma non dobbiamo smettere di avere fame: finora siamo stati straordinari, sabato a Bordeaux dovremo essere titanici". 

Non si nasconde, Conte, che il momento del calcio italiano " e' difficile, perchè siamo senza tanti talenti: il segreto e' stato di fare questo gruppo una squadra, non una nazionale selezionata". Cosi' e' arrivato il momento di togliersi un sassolino sulla scarpa: "Vorrei che mi fosse ripetuta stasera la domanda su vittoria o fallimento, in caso di mancato passaggio ai quarti...", dice il ct rivolto al cronista che dopo l'Irlanda aveva posto la questione. Tranne poi virare sul sorriso scaramantico: "Ha portato bene, rifatemela un'altra volta prima dei quarti".

Comunque vada, questo sara' ricordato come l'Europeo di un'Italia sorprendente. "Mi chiedete se mi dispiace lasciare dopo l'Europeo? I giocatori lo sanno, sono un animale da campo: e quando in certi posti alcune cose non ti sono permesse, lo capisci..Ma sono affezionato alle persone con cui lavoro, e chissa', forse un giorno tornero' su questa panchina".

Ora c'e' da godersi il momento e pensare alla Germania: Thiago Motta e' squalificato, De Rossi e' uscito zoppicante dopo aver preso male la sostituzione ("spero di recuperarlo, ma provero' soluzioni alternative, di ripiego") e Candreva e' in forse. "Non ce lo nascondiamo, e' una partita in salita. A marzo a Monaco - ricorda - ci hanno battuto 4-1: fu risultato anche eccessivo, pero' ci ha tolto delle certezze. Con la vittoria di questa sera recuperiamo autostima, ma non le distanze da loro: sono i piu' forti di questo torneo, nessun dubbio. Pero' sulla carta il calcio e' uno, in campo un altro", ripete, come aveva detto preparando la sfida alla Spagna.

Ora e' il momento dell'orgoglio e della rivendicazione: "Ho modellato per due anni un progetto che si riassume in una parola: lavoro - ribadisce - Ci davano per spacciati gia' prima della qualificazione, e invece agli spareggi e' andato la Croazia. Siamo stati l'unica squadra qualificata dopo due partite, e non e' poco. Abbiamo battuto Belgio - prosegue - Svezia e Spagna, che resta una delle squadre piu forti al mondo: possiamo essere orgogliosi?". "Io lo sapevo - il suo passo indietro - che una sconfitta con l'Irlanda ci avrebbe creato rotture di scatole: ci hanno massacrato per quel risultato. Ma forse e' stato anche salutare. Volevamo sorprendere, ci siamo riusciti in parte. Ora l'impresa che abbiamo davanti e' davvero da titani: ma non dobbiamo smettere di avere sete di vittorie".