29/03/2024
11/02/2010

Cina, undici anni al
dissidente Liu Xiaobo

E' stata confermata la condanna per Liu Xiabo, il dissidente condannato il 25 dicembre, per istigazione alla sovversione del I dissidenti in Cina non hanno vita facile.

I dissidenti in Cina non hanno vita facile. E' stata confermata la condanna per Liu Xiabo, il dissidente condannato il 25 dicembre, per istigazione alla sovversione del I dissidenti in Cina non hanno vita facile. E' stata confermata la condanna per Liu Xiabo, il dissidente condannato il 25 dicembre, per istigazione alla sovversione del potere dello stato, un capo di imputazione piuttosto vago e spesso utilizzato contro oppositori politici e difensori dei diritti umani.

Ne da notizia il suo avvocato che ha dichiarato che l'appello nei confronti della condanna inflitta a dicembre è stato respinto al termine di una breve udienza. Il legale di Liu, Shang Baojun, ha inoltre denunciato  che al suo assistito non  è stato permesso di parlare. Alla fine dell’udienza mentre lo stavano portando via ha urlato "Sono innocente", ha raccontato la moglie di Liu che ha aggiunto: "Sapevamo che la decisione sarebbe stata questa".

Liu, 54 anni, è stato condannato per aver contribuito a lanciare il manifesto "Charter 08", che chiedeva ampie riforme politiche, come l'estensione delle libertà politiche e la fine della sovranità del Partito comunista cinese. La "Carta 8" fu firmata da più di trecento persone e poi pubblicata su Internet, dove raccolse più di dieci mila firme.
In passato, aveva partecipato alla contestazione studentesca che ebbe il suo apice in Piazza Tiananmen, dove fu soffocata dall'esercito il 4 giugno 1989. Forse anche questa "macchia" ha pesato sulla conferma della condanna.

Durissime le reazioni di Stati Uniti e Unuione Europea. L'ambasciatore, Jon M. Huntsman, degli Usa si è dichiarato deluso per la conferma di condanna e ha chiesto l'immediata liberazione di Liu.

L'Unione europea ha chiesto al governo di Pechino di "liberare senza condizioni Liu Xiaobo e di mettere fine alla persecuzione e agli arresti degli altri firmatari della Carta 08".