29/03/2024
05/09/2012

Alla Convention il giorno di Michelle

ESTERI - A quattro anni dall'elezione del primo presidente afro-americano degli Usa, la moglie di Barack trova le parole giuste per convincere l'uditorio di Charlotte, lanciando la volata al marito con un discorso forte, a tratti emozionante, decisamente efficace

Michelle Obama, la first lady d'America, incanta ancora nel suo discorso alla convention dei democratici. A quattro anni dall'elezione del primo presidente afro-americano degli Usa, la moglie di Barack trova le parole giuste per convincere l'uditorio di Charlotte, lanciando la volata al marito con un discorso forte, a tratti emozionante, decisamente efficace.

Michelle dice di parlare da donna innamorata ''come e più  di quando lo conobbe 23 anni fa''. Lui, Barack è sempre lo stesso. 
Diventare presidente - garantisce Michelle - non cambia le persone, ma mostra come sono veramente. I delegati le gridano ''yes we can'' e ''four more years”, mentre Barack è alla Casa Bianca e la segue in tv con le due figlie.

''Quando ha cercato di sollevare l'economia in crisi lo ha fatto pensando alle nostre famiglie, a persone come sua madre e sua nonna'', insiste Michelle. Parla di figli, di gente in divisa, come suo padre, che si alza ogni mattina ''con il sorriso sulle labbra''. Ma anche di chi ha grosse difficoltà economiche. Alle donne che la sera sono stanche e dopo aver preparato la cena non ce la fanno a finire sveglie il film in tv. ''Sono qui non come First Lady - aggiunge con la voce implorante - ma come 'Mum in Chief, è  quello il mio titolo più importante''.

Michelle strappa applausi e cerca di convogliare tutto l'affetto su Barack in difficoltà. Così descrive il presidente che ogni sera prima di andare a letto ''legge le lettere degli americani, si interessa ai loro problemi''. "Da quando siamo a Washington ho girato tutto il Paese. E ho conosciuto tante persone, la parte migliore d'America, il migliore paese al mondo". ''Per me e Barack il successo non si misura con la quantità di soldi che fai, ma dalla capacità di cambiare la vita delle persone''.
Oggi sarà il turno di Bill Clinton. Anche lui per rilanciare  Obama.