29/03/2024
01/06/2010

Israele: pronti a fermare altre navi.
6 gli italiani arrestati

Il governo di Gerusalemme dopo l'attacco alla flottiglia che ha fatto almeno 10 morti: Israele: pronti ad abbordare altre navi. Sei italiani tra i 480 attivisti arrestati. E l'Onu condanna l'attacco ma non Israele

Israele impedirà a tutte le navi con aiuti umanitari di entrare nelle acque della Striscia di Gaza. E' questa l'avvertimento lanciato dal vice ministro della Difesa dello Stato ebraico, Matan Vilnai, il giorno dopo il raid israeliano contro la flotta pacifista dove sono morti almeno nove civili.
La marina israeliana è pronta a fermare un'altra nave con aiuti umanitari diretta a Gaza, ha detto oggi un comandante, prospettando la possibilità di un atteggiamento poco collaborativo dei suoi uomini dopo la presa sanguinosa di un'imbarcazione con bandiera battente turca
avvenuta ieri.

480 PACIFISTI ARRESTATI DA ISRAELE. I 480 passeggeri della "Flottiglia Freedom" sono stai arrestati dalle autorità israeliane: altri 48 sono sul punto di essere espulsi. I 480 prigionieri, tutti attivisti che rifiutano il rimpatrio, sono stati rinchiusi in una prigione di Ashod, nel sud di Israele, mentre 48 sono stati condotti all'aeroporto internazionale Ben Gurion per essere espulsi verso i loro paesi d'origine. Altri 45 passeggeri della flottiglia, per la maggior parte di origine turca, sono stati ricoverati in vari ospedali israeliani, così come sei soldati dello stato ebraico rimasti feriti nell'assalto di ieri. Gli italiani detenuti in Israele dopo il blitz di ieri sono sei. Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha detto: "Mi auguro che siano liberati tutti nel più breve tempo possibile" e ha aggiunto che un funzionario della ambasciata italiana ha chiesto di incontrare i sei, "per i quali c'è un ordine di espulsione". "Israele" ha detto ancora il capo della Farnesina, "ha detto di voler trattenere chi rifiuta" l'espulsione.


LA RISOLUZIONE DELL'ONU.
Intanto il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, nella sua risoluzione, ha dichiarato la condanna di "atti che hanno portato alla perdita di vite umane nell'incidente" di ieri con la flottiglia che trasportava aiuti alla popolazione palestinese di Gaza, ma non ha fatto nessun riferimento esplicito per la condotta di Israele.
Con una dichiarazione letta dal suo presidente, l'ambasciatore del Messico Claude Heller, il Consiglio Onu chiede "di lanciare senza ritardi un'indagine imparziale, credibile e trasparente, conforme ai criteri internazionali". Il Consiglio di sicurezza richiede inoltre "la liberazione immediata delle navi e dei civili detenuti da Israele". La risoluzione non è costrittiva, ma è stata adottata all'unanimità dai 15 membri del Consiglio. Oggi a Bruxelles ci sarà una riunione straordinaria della Nato sulla vicenda, mentre la Lega araba ha convocato al Cairo una riunione urgente dei suoi ministri degli Esteri.