28/03/2024
13/06/2011

Referendum, l'affluenza
sfiora il 57%
Stravincono i sì

Bersani:“Nel paese bisogna creare fiducia, fiducia per una ripartenza, ma questo possono farlo solo delle elezioni”. Terzo Polo: 'Un no al Governo grande come casa'. Berlusconi: “Accetto la volontà degli elettori". Calderoli:"Stufi di prendere sberle"

refeI quattro referendum abrogativi per i quali hanno votato ieri ed oggi gli italiani sono validi. Quando mancano ormai solo i dati di pochi comuni, è stato, infatti, raggiunto, per tutti i quesiti, il quorum richiesto, ossia un numero di votanti pari al 50% più uno degli elettori. L'affluenza alle urne in Italia, intorno al 57%, ha reso ininfluente il numero dei votanti all'estero.

“Per il bene del Paese si apra la crisi, si vada al Quirinale, si verifichi se c’è lo spazio per un governo a tempo che riformi la legge elettorale oppure se questo non si riesce a fare, è meglio andare alle elezioni”. Questo dichiara Pier Luigi Bersani dopo il grande successo dei referendum. Il segretario del Pd esclude governi tecnici se non un esecutivo a tempo determinato che si occupi di riformare la legge elettorale per poi andare subito al voto.

“Dopo un referendum cosi' -osserva Bersani- come si fa a chiedere ai cittadini di votare con il porcellum. Se c’è uno spiraglio per la riforma, noi ci siamo. In mezzo non ci sono altre soluzioni”. Ai cronisti che in conferenza stampa facevano notare a Bersani che c’è comunque da fare una manovra economica in tempi brevi, il segretario del Pd dice che i democratici non sarebbero disponibili a sostenere un esecutivo che faccia questa manovra: “so benissimo che c’è la manovra ma pretendo che il governo dica la verità e non ci racconti, come ha fatto oggi il ministro Romano, che i conti sono a posto. Ripeto, la strada è quella della crisi, si passi poi la mano al Quirinale, si verifichi se c'e' una maggioranza per la riforma della legge elettorale o altrimenti si voti”.

“La grande partecipazione popolare ai Referendum dimostra la volontà degli italiani di tornare ad essere protagonisti: è ormai chiaro che la maggioranza e il governo sono totalmente sordi, incapaci di capire ciò che vogliono gli italiani”. Lo scrivono in una dichiarazione comune Fini, Casini e Rutelli, al termine di un vertice del Terzo Polo. “Nel raggiungimento del quorum - sottolineano - è stato determinante il Terzo Polo, con la decisione di invitare tutti al voto al di là delle scelte di merito che consapevolmente rivendichiamo. Il Sì ai referendum è un No, grande come una casa a questo governo. E' tempo che Berlusconi ne prenda atto. Minimizzare, come ha fatto dopo le amministrative, sarebbe irresponsabile e dannoso per gli interessi nazionali”.

“Il voto referendario non ha la valenza politica di una bocciatura al governo o alla sua persona - è l'analisi di berlusconi - e lo dimostra il fatto che per il raggiungimento del quorum determinante è stato il contributo del popolo di centrodestra, al quale era stata data libertà di voto. “L'alta affluenza nei referendum dimostra una volontà di partecipazione dei cittadini alle decisioni sul nostro futuro che non può essere ignorata - osserva con Fair Play il premier in una nota -. anche a quanti ritengono che il referendum non sia lo strumento più idoneo per affrontare questioni complesse, appare chiaro che la volontà degli italiani è netta su tutti i temi della consultazione. Il governo e il parlamento hanno ora il dovere di accogliere pienamente il responso dei quattro referendum”.

Forti i malumori tra i vertici della Lega Nord. “Alle Amministrative due settimane fa abbiamo preso la prima sberla, ora con il referendum è arrivata la seconda sberla e non vorrei che quella di prendere sberle diventasse un abitudine” dichiara  il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli. “Per questo domenica andremo a Pontida per dire quello che Berlusconi dovrà portare in Aula il 22 giugno”.

Nel corso della conferenza stampa con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu Silvio Berlusconi ha dichiarato che “L'Italia dovrà dire addio alla questione delle centrali nucleari e quindi dovremo impegnarci fortemente sul settore delle energie rinnovabili”.