05/05/2024
18/09/2014

Riforma del lavoro: Pd diviso

POLITICA - Il presidente del partito chiede modifiche al testo sul jobs act. Il ministro Poletti ribatte: 'No, c'è il lavoro parlamentare'

E’ scontro nel Pd sulla riforma del mercato del lavoro. Questa mattina  il presidente del partito Matteo Orfini con un tweet critica il provvedimento in discussione al Senato. "I titoli del job act sono condivisibili. Lo svolgimento meno: ne discuteremo in direzione, ma servono correzioni importanti al testo".

Sulla stessa linea anche l’ex segretario del Pd, Pierluigi Bersani, che ha criticato molti punti della riforma: “E’ assolutamente indispensabile che il governo dica al parlamento cosa intende fare nel decreto delegato sul lavoro, perché si parla di cose serie”, ha detto difendendo il reintegro. “Leggo oggi sui giornali, come attribuite al governo, delle intenzioni ai miei occhi surreali... Vorrei ricordare che in tutta Europa, in Inghilterra, in Francia, in Germania, esiste, ancorché non obbligatoria, la reintegra. Quindi non ci raccontassero cose che non esistono”.

Risponde all’intervento di Bersani il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini: “La delega è in corso di perfezionamento ed è giusto che il Pd discuta e definisca la propria posizione. Il Partito democratico si troverà assolutamente unito, stiamo lavorando per questo”.

Interviene anche la Lega, con il deputato Emanuele Prataviera, componente della commissione Lavoro: “Apprezzabile l’apertura di Bersani alla contrattazione decentrata. Ora ci aspettiamo che il Pd voti gli emendamenti che presenteremo al Jobs act”.

E mentre i sindacati, sul piede di guerra, minacciano lo sciopero, interviene anche il ministro del Lavoro Giuliano Poletti: “Non è previsto che il governo faccia correzioni sul testo, adesso c'è il lavoro parlamentare”. Il ministro ha anche aggiunto di essere “fiducioso”. Secondo Poletti, “non è mai stata in discussione la questione del reintegro per il licenziamento discriminatorio, l'emendamento non ne parla”.