19/04/2024
26/08/2014

Riforma della scuola: via il precariato

POLITICA - E' l'obiettivo della riforma voluta dal ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, che ha illustrato le linee generali al meeting di Cl a Rimini

"Il governo intende eliminare il precariato nella scuola". E' l'obiettivo della riforma della scuola voluta dal ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, che ha illustrato le linee generali al meeting di Cl a Rimini. "Le supplenze - ha detto - vanno riconsiderate perché si sa già dall'inizio dell'anno scolastico quali sono i posti da sostituire stabilmente. "I supplenti non saranno eliminati fisicamente - ha ironizzato Giannini - come vedrete".
  
Il fine è quello di "ragionare in termini di organico funzionale e non di organico di diritto che si distingue dall'organico funzionale. E' l'uovo di Colombo che chi lavora nella scuola conosce da tempo, ma che nessun governo ha avuto il coraggio di affrontare direttamente perché significa prendere coscienza che le supplenze non fanno bene né a chi le fa né a chi le riceve". Inoltre, ha spiegato il ministro, è chiaro sin "dall'inizio dell'anno con molta precisione quali sono i posti da coprire stabilmente ma c'è un meccanismo perverso che ci trasciniamo da decenni che non ci consente di lavorare se non con l'organico di diritto e quindi di riempirlo attraverso le graduatorie".

L'idea di fondo è che "chi fa di più prende più soldi". Resta da vedere come il principio sarà tradotto in pratica.
E su questo i sindacati hanno già messo le mani avanti. "Se rispondono a verità le indiscrezioni di un intervento sugli scatti e di un tentativo di introdurre elementi di meritocrazia al di fuori di un sistema contrattuale - ha anticipato il leader della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo - per noi è inaccettabile". "Quando si punta sul lavoro e sulla professionalità bisogna pensare che lo strumento per valorizzare l'impegno è il contratto di lavoro, bisogna quindi puntare al rinnovo del contratto, bloccato da 8 anni" ha aggiunto il leader della Cisl scuola, Francesco Scrima.

Sulla stessa linea, il segretario della Uil scuola, Massimo Di Menna, secondo il quale se la riforma della scuola non prevedesse un impegno sul rinnovo del contratto "sarebbe molto negativo". A parte il personale della scuola, gli altri due grandi capitoli su cui il provvedimento del Governo si articolerà sono l'autonomia scolastica e programmi e competenze degli studenti. Nei giorni scorsi i contatti tra Giannini e Renzi sono stati molto fitti.