Sono passati 21 anni, ma la Pigotta, la bambola di pezza cucita a mano dai volontari dell’Unicef, resta sempre il regalo solidale più ambito.

Come ogni Natale si troverà in tantissime piazze italiane per combattere la mortalità infantile, ma quest’anno adottarla servirà anche a sostenere i programmi dell’Unicef per l’istruzione in Niger, dove 3,2 milioni di persone hanno bisogno di assistenza e in particolare le ragazze. Qui ogni giorno rischiano di essere rapite, violentate, costrette a matrimoni forzati. Bambine che spesso non hanno neanche le più elementari basi di istruzione.

“Questa piccola bambola di pezza dal valore immenso ha aiutato a salvare le vite di 25 milioni di bambini in oltre 20 anni” – ha dichiarato Francesco Samengo, Presidente dell’Unicef Italia. “Quest’anno adottando la Pigotta aiuteremo le ragazze in Niger a studiare, perché in certi contesti l’accesso alla scuola è un lusso e per le bambine lo è ancora di più.
Nel mondo 130 milioni di ragazze tra i 6 e i 17 anni non possono studiare e non hanno un futuro.”

Una bambola che vale davvero una vita. Oltre un milione di bambini dei Paesi più poveri grazie a lei sono stati salvati. Ognuno di loro ha ricevuto un kit di aiuti necessari per sopravvivere. Medicinali, assistenza per la salute materna e infantile, vaccini contro le principali malattie killer e molto altro ancora.

Dal 1990 il tasso di mortalità infantile sotto i 5 anni è stato ridotto di circa il 50% ma c’è ancora molto da fare.

Le Pigotte in dialetto lombardo erano le bambole di pezza del dopoguerra. Oggi sono diventate un simbolo Unicef. Ognuna è diversa e unica e sono realizzate da nonni, genitori, bambini, presso associazioni, centri anziani e anche nelle carceri.

Nei prossimi giorni si troveranno presso i Comitati Unicef e in tante piazze italiane. Per trovare il Comitato più vicino visita il sito: www.pigotta.it

Quest’anno sarà possibile adottare anche le speciali pigotte autografate dal CT della Nazionale italiana di calcio e Goodwill Ambassador dell’Unicef Italia, Roberto Mancini.

"Avrà pure un cuore di pezza. Ma ogni anno salva migliaia di bambini".