19/04/2024
25/11/2014

Papa a Strasburgo: "Istituzioni distanti dalla gente" - FOTO

ESTERI - Francesco in visita lampo al Parlamento di Strasburgo: "L’Ue sta soffrendo per la cultura dello scarto e del consumismo"

"Desidero indirizzare a tutti i cittadini europei un messaggio di speranza e di incoraggiamento". E’ Papa Francesco che parla all'Europarlamento di Strasburgo. Davanti ai deputati di tutte le nazioni europee lancia l’invito alla speranza, "basato sulla fiducia che le difficoltà possano diventare promotrici potenti di unità, per vincere tutte le paure che l'Europa, insieme a tutto il mondo, sta attraversando". "Speranza nel Signore che trasforma il male in bene e la morte in vita. E incoraggiamento - ha detto Bergoglio ai deputati europei - di tornare alla ferma convinzione dei Padri fondatori dell'Unione europea, i quali desideravano un futuro basato sulla capacità di lavorare insieme per superare le divisioni e per favorire la pace e la comunione fra tutti i popoli del continente. Un'Europa nonna, non più fertile e vivace".

Papa Francesco ha usato questa immagine forte nel suo discorso al Parlamento Europeo, per sottolineare che "i grandi ideali che hanno ispirato l'Europa sembrano aver perso forza attrattiva, in favore dei tecnicismi burocratici delle sue istituzioni". "Nel corso degli ultimi anni, accanto al processo di allargamento dell'Unione Europea, è andata crescendo - ha denunciato - la sfiducia da parte dei cittadini nei confronti di istituzioni ritenute distanti, impegnate a stabilire regole percepite come lontane dalla sensibilità dei singoli popoli, se non addirittura dannose". Francesco ha parlato in senso positivo dell'impegno europeo a favore dei "diritti individuali", ma ha aggiunto un monito, con un inciso a braccio, "sono tentato di dire diritti individualistici". Poi lancia un appello: "è tempo di favorire le politiche di occupazione, ma soprattutto è necessario ridare dignità al lavoro, garantendo anche adeguate condizioni per il suo svolgimento". "Quale dignità potrà mai trovare una persona che non ha il cibo o il minimo essenziale per vivere e, peggio ancora, il lavoro che lo unge di dignità?". Per il Papa, "promuovere la dignità della persona significa riconoscere che essa possiede diritti inalienabili di cui non può essere privata ad arbitrio di alcuno e tanto meno a beneficio di interessi economici". Nel mondo di oggi, ha aggiunto Francesco affrontando i temi dell’etica, "l'essere umano rischia di essere ridotto a semplice ingranaggio di un meccanismo che lo tratta alla stregua di un bene di consumo da utilizzare". E se "la vita non è funzionale a tale meccanismo viene scartata senza troppe remore", dice mettendo al centro del suo lungo discorso le vite che vengono scartate, "come nel caso dei malati terminali, degli anziani abbandonati e senza cura, o dei bambini uccisi prima di nascere". Una denuncia che Bergoglio ha poi esteso alla procreazione assistita e alle sperimentazioni genetiche. "Si constata con rammarico - ha affermato - un prevalere delle questioni tecniche ed economiche al centro del dibattito politico, a scapito di un autentico orientamento antropologico". Il Papa critica anche "il grande equivoco che avviene quando prevale l'assolutizzazione della tecnica, che finisce per realizzare una confusione fra fini e mezzi". "Oggi - ha riconosciuto il Papa - la promozione dei diritti umani occupa un ruolo centrale nell'impegno dell'Unione Europea in ordine a favorire la dignità della persona, sia al suo interno che nei rapporti con gli altri Paesi. Si tratta di un impegno importante e ammirevole, poiché persistono fin troppe situazioni in cui gli esseri umani sono trattati come oggetti, dei quali si può programmare la concezione, la configurazione e l'utilità, e che poi possono essere buttati via quando non servono più, perché diventati deboli, malati o vecchi".

Spiega che le aggressioni alla vita e alla sua dignità, come aborto ed eutanasia (parole mai pronunciate), sono il "risultato inevitabile della cultura dello scarto e del consumismo esasperato". "Al contrario - ha scandito il Papa - affermare la dignità della persona significa riconoscere la preziosità della vita umana, che ci è donata gratuitamente e non può perciò essere oggetto di scambio o di smercio". "Voi, nella vostra vocazione di parlamentari, siete chiamati - ha ricordato Bergoglio agli europarlamentari - anche a una missione grande benché possa sembrare inutile: prendervi cura della fragilità dei popoli e delle persone". Secondo il Papa, "prendersi cura della fragilità dice forza e tenerezza, dice lotta e fecondità in mezzo a un modello funzionalista e privatista che conduce inesorabilmente alla cultura dello scarto. Prendersi cura della fragilità delle persone e dei popoli significa - ha insistito - custodire la memoria e la speranza; significa farsi carico del presente nella sua situazione più marginale e angosciante ed essere capaci di ungerlo di dignità".