28/03/2024
16/11/2014

Renzi, da rottamare le scelte delle Regioni

POLITICA - Polemica sul dissesto idrogeologico. Burlando: "I condoni si fanno a Roma". "Offerta politica" dal Movimento 5 Stelle: "Immediato decreto", pronti "a una tregua parlamentare"

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Da Sidney il premier Matteo Renzi punta il dito sulle politiche delle Regioni, anche di centrosinistra. "Quando come primo atto di governo ho costituito un'unità di missione contro il dissesto idrogeologico mi hanno deriso. Ora - ha detto - spero sia chiaro il motivo: ci sono vent'anni di politiche del territorio da rottamare, anche in alcune regioni del centrosinistra".

Replicano i governatori: “Tutti hanno responsabilità, sblocchi i fondi per la messa in sicurezza”, dichiara Roberto Maroni. Il presidente della regione Lombardia suggerisce al premier di sbloccare i fondi per mettere in sicurezza la propria regione, partendo, nel suo caso, proprio da Milano, flagellata dall’esondazione di Lambro e Seveso. “Adesso bisogna intervenire per risolvere i problemi e Renzi ha un occasione per dare una risposta concreta e fare quello che il governo si era impegnato a fare e non ha fatto” sottolinea Maroni.

Il conto delle ultime devastazioni sembra poi essere parecchio salato: “Credo che siamo arrivati ad almeno un miliardo di euro di danni” ha spiegato il presidente della Liguria Claudio Burlando. “Il problema del territorio di cui parla il presidente del Consiglio è legato anche ai condoni edilizi. Non li ha fatti il premier e non li abbiamo fatti noi, ma sono stati fatti a Roma. Tre condoni in 30 anni”.

“Chiediamo al governo un immediato decreto. Per farlo passare in tempi rapidissimi siamo pronti a una tregua parlamentare". E’ "l'offerta politica" che il capogruppo M5S Andrea Cecconi, rivolge al governo, vista "l'emergenza alluvioni". “Prendano il nostro 'decreto alluvioni', è già pronto", aggiunge Cecconi. “Il dissesto idrogeologico è una priorità  del Paese e deve esserlo pure per la politica.