Vertice Ue.L'Europa triplica i fondi. Guerra agli scafisti
ESTERI- Niente accordo sulle quote profughi e mandato contro gli scafisti alla Mogherini
ESTERI- Alla fine l'Europa si è mossa e il Consiglio straordinario sull'immigrazione, chiesto e voluto dal Premier Renzi per affrontare l'emergenza sbarchi,ha portato a diversi risultati e soprattutto per la prima volta i capi di 28 governi hanno inquadrato un problema spinoso che sicuramente necessiterà però di un lungo cammino. "Un grande passo avanti- ha detto il nostro Premier -ora iniziamo a combattere i trafficanti internazionali".
Nove milioni al mese per le operazioni Triton e Poseidon il primo accordo trovato. Triplicati così i fondi per permettere la ricerca e il salvataggio in mare dei migranti. Arriveranno tre navi tedesche, una grossa portaelicotteri inglese e mezzi dagli altri Paesi. Si anche a combattere in mare i trafficanti di esseri umani con l'ok dato a Federica Mogherini di studiare i modi per smantellare le reti dei trafficanti e assicurarli alla giustizia. Compito però non certo facile perchè necessita tra l'altro di un mandato esplicito delle Nazioni Unite.
E ancora ci sarà uno sforzo sistematico per distruggere le imbarcazioni prima che vengano utilizzate per i trasporti in mare. Si è parlato poi di stringere i tempi per affrontare in Africa il problema di una maggiore stabilizzazione dei sistemi , aumentando il supporto a Paesi come Tunisia, Egitto, Sudan,Mali e Niger per favorire soprattutto migliori condizioni economiche .
Cresce insomma la consapevolezza che il fenomeno migratorio richeda una risposta collettiva europea. Ma sul punto più importante e cioè se sarà l'Italia a gestire da sola l'ondata di profughi qui le risposte sono state deludenti. Insomma di fronte alal proposta di stabilire un meccanismo automatico e obbligatorio per la redistribuzione dei richiedenti asilo tra i vari Paesi dell'Unione è arrivato subito il veto di Gran Bretagna, Ungheria, Finlandia, Irlanda e Paesi baltici. Lontana quindi l'unanimità necessaria per modificare le regole della Convenzione internazionale di Dublino secondo la quale il Pese dove arriva il profugo è quello che deve decidere se concedere o meno il visto di ingresso o l'asilo politico. E così alla fine alcuni Paesi , su base volontaria, si sono detti disponibili ad ospitare una parte dei migranti che affollano i nostri centri di accoglienza , ma si tratta di azioni perlopiù simboliche .
E ora l'Italia si aggrappa alle proposte che la Commissione europea presenterà a maggio per affrontare in maniera globale e più costruttiva la questione migratoria.Insomma la divisione automatica in base alla ricchezza e alla popolazione é rinviata di qualche settimana.