25/04/2024
29/08/2015

Migranti, 3 arresti per la strage in Libia

ESTERI - Tre bimbi ricoverati a causa della disidratazione, si stanno riprendendo. In Austria tir con 26 profughi. Onu, vertice il 30 settembre. Bagnasco: “Bel segno, un po' tardi”

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Un camion con 26 profughi a bordo è stato fermato in Austria, nel distretto di Braunau: tre bimbi sono in gravi condizioni a causa della disidratazione. I piccoli, ricoverati in ospedale, "si stanno riprendendo" e sono stati salvati "in extremis": "Non avrebbero resistito molto altro tempo", afferma la polizia austriaca. L'autista, un 29enne romeno, quando ha visto il mezzo della polizia ha accelerato per fuggire ma poi è stato arrestato. L'episodio si è verificato nella cittadina di St. Peter am Hart, nei pressi del confine con la Germania. I profughi provengono da Siria, Afghanistan e Bangladesh. 

Intanto tre persone sono state arrestate a Zuwara in Libia da una milizia locale, con l'accusa di essere responsabili della strage in mare di giovedì notte. Lo riferisce il Guardian, secondo cui sono "fino a 300" le vittime. Sul barcone c'erano circa 500 persone: 198 messe in salvo. I cadaveri recuperati sono 110. Fino a 200 i dispersi. La milizia ha reso noto un comunicato nel quale spiega che gli arresti saranno "un deterrente per questo devastante fenomeno" e che i suoi membri "sono attivamente impegnati nel contrasto di ogni tipo di crimine" nell'area.

L'iniziativa della milizia è stata chiesta a gran voce da centinaia di residenti che hanno dimostrato nelle strade della città innalzando cartelli con la scritta "Zuwara non deve essere nelle mani dei sanguisughe". La milizia ha diffuso le foto dei tre con in mano le immagini dei cadaveri dei bimbi trovati sulle spiagge. Secondo quanto si apprende, si tratterebbe di Alyasse Krshman, 21 anni, Ayou Askeer, 32, e Nasem Azzbi, 21. I tre sono stati catturati sulla base delle informazioni fornite dai sopravvissuti. Il dato dei 500 migranti a bordo dei due barconi naufragati è stato confermato ieri anche dall'Agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr).

Di fronte alle tragedie dell'immigrazione nel Mediterraneo il Segretario Generale dell'Onu Ban Ki moon sta organizzando un incontro speciale il 30 settembre al Palazzo di Vetro. Lo ha annunciato lo stesso Ban attraverso un portavoce. "Il tema dell'immigrazione sarà alto nell'agenda dei capi di Stato e di governo che verranno a New York per l'Assemblea Generale", ha detto Ban. "E' veramente un bel segno. Finalmente. Un pò tardivo ma lo accogliamo con tanta speranza perché il fenomeno sarà prolungato", replica il presidente della Cei Angelo Bagnasco.
Nonostante le ultime stragi proseguono senza sosta gli sbarchi in Italia. In Calabria a Corigliano sono arrivati 254 migranti di varie nazionalità. ma il Comune non ha collaborato per le attività di soccorso e prima accoglienza. Il sindaco, Giuseppe Geraci, aveva annunciato di non avere abbastanza fondi. In Sicilia sono sbarcati a Messina 683 migranti soccorsi mentre erano in viaggio nel Canale di Sicilia su due barconi. Ci sarebbero anche i cadaveri di due profughi.

Doppio naufragio davanti alle coste di Zuwara. I corpi di 40 persone sono stati trovati all'interno della stiva di un barcone che si è arenato su una spiaggia, mentre circa 160 galleggiavano in mare a circa 1 km dalla costa. I corpi sarebbero di migranti provenienti dall'Africa sub-sahariana, dal Pakistan, dalla Siria, dal Marocco e dal Bangladesh.  L'amministrazione Obama si aspetta dall'Unione europea una stretta sui trafficanti di esseri umani: così il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, sull'emergenza in Europa dei rifugiati che arrivano dal Mediterraneo e dai Balcani.

L'Europa finora "ha fatto poco per aiutare Italia e Grecia, i Paesi dove approdano molti dei rifugiati" che fuggono dalle guerre in Medio Oriente. La critica è del New York Times, che sottolinea come la Ue fino ad adesso abbia in generale "fallito" nel mettere a punto un sistema condiviso di quote, puntando il dito in particolare su Francia e Regno Unito fino a questo momento determinati nel fermare il flusso di disperati ai loro confini. Il Nyt sottolinea quindi le parole della cancelliera tedesca Angela Merkel che si è detta profondamente scossa dalle notizie delle ultime ore, lanciando un appello ai partner europei perchè si accordino su un piano comune. "Ma abbiamo già ascoltato queste dichiarazioni prima", si afferma, auspicando comunque che stavolta il Vecchio Continente sia in grado di prendere le misure necessarie.