28/03/2024
25/01/2015

Renzi contro i magistrati: 'Italia patria del diritto non delle ferie'

POLITICA - Presidente del Consiglio: “Basta strapotere delle correnti. Sono più forti che nei partiti”. Anm: Problema sono promesse mancate

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"Bisogna valorizzare i giudici bravi, dicendo basta allo strapotere delle correnti che oggi sono più forti in magistratura che non nei partiti", scrive il premier Matteo Renzi su Facebook, commentando le contestazioni al governo in occasione delle cerimonie di inaugurazione dell'anno giudiziario.

Sono "ridicole" le "contestazioni" di alcuni magistrati contro il taglio delle ferie, prosegue Renzi. "Non vogliamo far 'crepare di lavoro' nessuno, ma vogliamo un sistema della giustizia più veloce e più semplice. E, polemiche o non polemiche, passo dopo passo, ci arriveremo", dichiara il premier. Che aggiunge: "L'Italia che è la patria del diritto prima che la patria delle ferie, merita un sistema migliore" di giustizia. La memoria dei magistrati che sono morti uccisi dal terrorismo o dalla mafia ci impone di essere seri e rigorosi", sottolinea.

"Oggi di nuovo le contestazioni di alcuni magistrati che sfruttano iniziative istituzionali (anno giudiziario) per polemizzare contro il Governo", scrive il premier. “ E mi dispiace molto - aggiunge - perché penso che la grande maggioranza dei giudici italiani siano persone per bene, che dedicano la vita a un grande ideale e lo fanno con passione. Ma trovo ridicolo - e lo dico, senza giri di parole - che se hai un mese e mezzo di ferie e ti viene chiesto di rinunciare a qualche giorno, la reazione sia: 'Il premier ci vuol far CREPARE di lavoro'".

"Vogliamo solo sentenze rapide, giuste. Vogliamo che i colpevoli di tangenti paghino davvero e finalmente con il carcere ma servono le sentenze, non le indiscrezioni sui giornali", ha scritto ancora il premier su Facebook. "Un Paese civile deve avere una sistema" di giustizia "veloce, giusto, imparziale. Bisogna semplificare, accelerare, eliminare inutili passaggi burocratici, andare, come stiamo facendo, sul processo telematico - così nessuno perde più i faldoni come accaduto anche la settimana scorsa".

"Non si può non trovare di cattivo gusto il richiamo ai magistrati uccisi. Noi stessi siamo molto cauti nel richiamarci al ricordo dei colleghi caduti per il loro servizio: lo facciamo solo per onorare la loro memoria e il loro sacrificio, non per accreditare la nostra serietà". Così l'Anm a Renzi. "Il problema non sono i magistrati, ma le promesse mancate, la timidezza in materia di prescrizione e corruzione, la proposta, alla vigilia di Natale, di depenalizzare l'evasione fiscale fino al 3%", replica l'Anm alle critiche espresse dal premier nei confronti delle proteste di ieri nelle Corti di Appello.