29/03/2024
24/06/2015

Decreto scuola: il governo accelera. Giovedì fiducia in Senato

POLITICA - Critiche arrivano dall'opposizione e anche dal mondo della scuola. Le novità del maxiemendamento

Arriva oggi in Senato il contestato ddl sulla buona scuola. Stop ai lavori in Commissione Istruzione di Palazzo Madama. Oggi, fino alle 19 si potranno presentare gli emendamenti e poi via la fiducia, che si voterà giovedì. Il testo della riforma dovrà poi passare alla Camera per l'ultimo esame. Il governo accelera sul decreto.

Tra le principali novità contenute nel maxiemendamento si prevede che le prime 100.000 assunzioni vengano fatte entro il mese di agosto; slitta da ottobre a dicembre il 'concorsone' per l'assunzione a tempo determinato del personale docente. I dirigenti scolastici saranno valutati, su base triennale, in base al miglioramento degli studenti, alla valorizzazione del personale e alle competenze organizzative. A valutare i docenti saranno non solo docenti, genitori e studenti ma anche un componente esterno indicato dall'Ufficio scolastico regionale.

Con il maxiemendamento, inoltre, slittano all'anno scolastico 2016/2017 l'autonomia e gli albi territoriali così come la chiamata diretta dei docenti da parte dei presidi. Per quanto riguarda il "concorsone", che era già previsto per tutti coloro che non rientrano nel piano straordinario di assunzioni, al comma 113 del maxiemendamento, viene specificato che il ministero dell'Istruzione dovrà bandire, "ferma restando la procedura autorizzatoria", entro il "primo dicembre 2015, un concorso per titoli ed esami per l'assunzione a tempo indeterminato di personale docente per le istituzioni scolastiche ed educative statali", per la "copertura, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, di tutti i posti vacanti e disponibili nell'organico dell'autonomia, nonché per i posti che si rendano tali nel triennio". In merito al comitato di valutazione degli insegnanti, con il maxiemendamento i docenti dell'istituto scolastico salgono da due a quattro. Rimane la presenza di due genitori e uno studente, ma viene aggiunto anche un componente esterno individuato dall'Ufficio scolastico regionale.

Critica la sinistra del Pd con Corradino Mineo che aveva annunciato già battaglia dopo aver visto il testo: “Non risolve nessuna delle questioni poste. L’organico dell’autonomia dovrebbe essere l’unico a dover sottostare alle regole della mobilità e della chiamata diretta, che invece verranno estese a tutti, anche se dal prossimo anno. La faccenda premiale, i 200 milioni dati ai professori, continuano ad essere nella mani di un comitato di valutazione gestito dal preside e da un gruppo di docenti che non ha alcuna esperienza. Tutti i miglioramenti di cui parlano non li vediamo”.

Critiche anche le opposizioni che minacciano di lasciare l’aula al momento del voto: “Il Partito democratico non vuole zittire solo le minoranze ma anche tutti coloro che operano con serietà nel mondo della scuola”, dice il presidente dei senatori della Lega Gian Marco Centinaio, che annuncia che i senatori della Lega lasceranno l’Aula, come quelli di Sel.