22/05/2024
07/03/2011


Uno sguardo su tutto il mondo del fumetto e su tutto il mondo, visto dai fumetti

Documento senza titolo

I fumetti corrompono le menti dei giovani
Gabriele Moratti, innocente sedotto da Batman




Nel 1954 lo psichiatra statunitense Fredric Wertham, pubblicò un saggio dal titolo "La seduzione dell'innocente" ("Seduction of the innocent" in originale), nel quale sosteneva, portando numerorissisime prove per supportare la sua tesi, che il fumetto è una forma deteriore di comunicazione, tra le principali cause dirette della delinquenza giovanile.
In poche parole, secondo Wertham, la lettura dei fumetti avrebbe portato a un abbrutimento intellettuale dei giovani lettori e li avrebbe corrotti tanto da farli crescere come criminali e viziosi.
Tanta risonanza ebbe questo saggio che il Congresso degli Stati Uniti aprì un'inchiesta su questa industria del fumetto depravante, a cui seguì l'istituzione di un codice di autoregolamentazione, il famigerato Comics Code Authority, che portò a una pesantissima autocensura di tutti gli editori e alla chiusura definitiva di quelle case editrici che a quel tempo trattavano principalmente  temi horror e gialli.
 
Da sempre i critici e gli appassionati di Fumetto ritengono che il saggio di Wertham fosse assolutazione fazioso,  basato su errate convinzioni e prove capziose e che tutto quello che ne seguì fu causato da una parte dell'isterismo dell'onda lunga del maccartismo e dall'altra da precise manovre sotterranee da parte di editori che volevano far fuori senza troppi scrupoli dei pericolosi concorrenti.

Per più di 50 anni Wertham è stato sminuito, deriso, vituperato dalla collettività fumettistica, e il suo lavoro ritenuto assolutamente dannoso, insensato e sconclusionato.

Ma oggi, nel 2011, ci troviamo qui a riscattare la sua memoria e il valore del suo immenso lavoro. Wertham aveva e ha ragione: i fumetti fanno male e seducono l'innocente, portandolo sulla via del vizio e della perdizione. I fumetti circuiscono le giovani e indifese menti, e col tempo fanno sì che il loro immaginario esagerato e surreale si sostiuisca alla realtà e alla buone regole di una società civile.
 
Gabriele Moratti, 32 anni, figlio di Gianmarco e Letizia Moratti, è chiaramente un innocente sedotto da un fumetto corrompente come solo "Batman" può essere.
 
In questi giorni tutte le testate giornalistiche stanno rilanciando un'inchiesta de "L'Espresso" che svela che il rampollo Moratti avrebbe fatto ristrutturare  cinque grandi capannoni per complessivi 450 mq, vincolati a uso industriale, senza i permessi di rito, trasformandoli in abitazione.
Ma sarebbe ingiusto puntare il dito contro Gabriele Moratti o sua madre, Letizia Moratti, che  con l'approvazione del nuovo codice urbanistico avrebbe fatto risparmiare a suo figlio un milione di euro.
La colpa è chiaramente da imputare tutta alla nefasta influenza che Batman ha esercitato su Gabriele, come ci svela distintamente l'architetto Gian Matteo Pavanello, che si è occupato della ristrutturazione del mega loft.  Pavanello lo dice esplicitamente:  "Il modello è la casa di Batman".  Pavanello, che ha lavorato per mesi nel cantiere, ha visto il progetto diventare realtà: ingresso-garage sorvegliato; sala fitness di "200 metri quadrati con grande vasca idromassaggio, sauna, bagno turco, piscina salata e soppalco-palestra"; e al piano superiore "immense camere da letto". Quella di Gabriele è "particolare", con "mobili in pelle di squalo".  e poi il fondamentale (bat-)"ponte levatoio che sale in un enorme soggiorno con cinema privato"; e soprattutto l'immancabile (bat-)"botola motorizzata" che porta in un bunker sotterraneo in cemento, con "ring da boxe" e "poligono di tiro insonorizzato".
 
Tutti i giornalisti si sono soffermati sul ponte levatoio (che certamente Batman ha).



Sulla botola motorizzata (che certamente Batman ha)



Sul bunker sotterraneo in cemento (che ovviamente a Batman non manca, in diverse versioni, pure)



 

 
 
 
Ma i veri dettagli della seduzione sono andati persi, nessuno ha sottolineato i veri particolari che discolpano totalmente l’innocente sedotto Gabriele. E si’ che sono anni che emergono chiaramente dalle stesse cronache giornalistiche.
 
I "mobili in pelle di squalo": immaginatevi il piccolo Gabriele con in mano il numero 253 di Detective Comics in cui debutta il Terribile Trio, gruppo di nemici di Batman, formato dalla Volpe, dall'Avvoltoio e... dallo Squalo!!!



Come non tifare per Gabriele che decenni dopo non si scorda di questa storia e sconfigge Lo Squalo trasformandolo in mobili?
E ancora il giovanotto Gabriele, davanti alla TV, a guardare un episodo del telefilm camp di Batman. E mentre il suo beniamino si cala in mare per abbordare un sommergibile, ecco un terribile squalo che lo azzanna alla gamba.



Siamo sinceri: chi di voi non rimarrebbe per sempre turbato dalla visione di una così spaventosa e sanguinosa battaglia con la bestia degli abissi? Chi di voi decenni dopo, appena ne avesse l'occasione e qualche facile centinaia di migliaia di euro, non si vendicherebbe contro lo squalo, e con la sua pelle esplosa, non ci farebbe una bella mobilia?
 
Mobilia degna dell’estro supereroistico ormai ampiamente acquisito da Gabriele, che come nelle migliori storie dell’Uomo Pipistrello, sa come nascondere al mondo la sua identita’ di difensore dei deboli e il suo quartier generale dove pianificare la lotta alle ingiustizie: quando il Comune manda finalmente i controlli, a verificare la trasformazione dell’immobile, la villa di “Batman” e’ scomparsa, sembra mai essere esistita. Sempre secondo L’Espresso, l'architetto Pavanello però giura che: "tutte le maestranze, l'impresa edile, idraulici e tecnici possono testimoniare che in quei capannoni è stata costruita una residenza di lusso. Il giovane Moratti ci ha pure abitato e fatto feste: l'abbiamo visto tutti". Ma come ha fatto a superare i controlli comunali? "I locali sono stati risistemati con strutture in cartongesso proprio in vista dell'ispezione".
Come e meglio della Wayne Manor e la Bat-Caverna, non si puo’ negare…
 
 
Ma le notizie riportate a galla da L’Espresso sono solo la punta dell’iceberg della lunga suggestione del Cavaliere Oscuro su Moratti jr.

Narrano le cronache e il suo curriculum che Gabriele, innocente sedotto da Batman, cresce con il pallino della sicurezza e della protezione degli innocenti. Frequenta a lungo il mondo dei bodyguard, allena il suo corpo e la sua mente, prendendo ben due lauree, in Psicologia e Storia dell'Arte, e dal 2008 capitalizza questo suo lungo allenamento, simile a quello che fece Bruce Wayne prima di diventare il Crociato Incappucciato.
 
Fonda tre anni fa la Manta Security, società che come si legge sul sito «offre soluzioni personalizzate e integrate capaci di soddisfare ogni singola esigenza di sicurezza».
La società, garantisce la «messa in sicurezza» di qualsiasi struttura e, con le sue varie diramazioni, si occupa anche di indagini private, con la Manta Investigations, che, come si legge sempre sul sito «offre servizi speciali di investigazione, bonifiche ambientali e telefoniche».
Nel 2010 lo scrittore scozzese Grant Morrison immagina un futuro “societario” di Batman, ideando nel fumetto il concetto di “Batman Incorporated”, ovvero una societa’ di Batmen internazionali, che in giro per il mondo siano capaci di garantire ogni signola esigenza di sicurezza.





Gabriele Moratti ci era arrivato ben due anni prima.
 
Come pubblicato sempre sul sito della Manta Security,  “Gabriele Moratti  decide di prendere parte all'idea imprenditoriale di Manta, dopo avere apprezzato in prima persona l'eccezionale preparazione tecnica, psicologica e manageriale di Andrea Vittori, in occasione di una delicata operazione di sicurezza.”

Chi e’ Andrea Vittori? Sempre dal sito sappiamo che  “Andrea Vittori (…) Tre volte campione del mondo di Kick Boxing, campione del mondo di Savate.
Guardia del corpo dal 1994, si distingue fin da subito per la sua naturale eleganza e discrezione. In 15 anni di esperienza si é occupato in prima persona della sicurezza di alcuni dei personaggi piú in vista del mondo dello spettacolo, della politica e dell'imprenditoria, coordinando squadre specializzate di decine di uomini. Sempre nella piú totale discrezione mediatica.
Grazie alla credibilitá conquistata sul campo, é oggi considerato un partner di assoluta affidabilitá da numerose agenzie internazionali e si occupa regolarmente di garantire la protezione di personaggi noti e meno noti.”




L’ombra del Pipistrello si e’ allunga ancora una volta sul giovane Gabriele Moratti. Come il giovane Bruce Wayne diventa allievo di Ted Grant - pugile peso massimo e gia’ super eroe protettore dei deboli, con la super identita’ di WildCat - che prendera’ il rampollo sotto la sua protezione, insegnandogli tutti i segreti della lotta libera, cosi’ Gabriele cresce in questi anni sotto l’ala di Andrea.
 
Gabriele non puo’ staccarsi neanche volendo da questa malia pipistrellesca. Come potrebbe, quando ogni volta che incontra o sente nominare il Ministro dell’Interno, Maroni, gli riaffiora alla mente l’immagine di “Boss” Maroni, omonimo avversario di Batman, colui che ha sfregiato il suo amico procuratore distrettuale Harvey Dent, rendendolo “Due Facce”?



Ma la vera epifania, la chiave di volta di tutta la seduzione batmaniana viene svelata dalla stessa madre di Gabriele, Letizia, sul settimanale “Oggi”, in un’intervista uscita nel luglio del 2010.
Rivela il sidaco:  ho aspetti che uno non immagina. Sa quante volte mi sono travestita e con mio figlio Gabriele, travestito pure lui, siamo andati di notte in giro per le vie a rischio di Milano, dove c’è droga, prostituzione, delinquenza, per capire che cosa succede veramente e poi prendere provvedimenti?".

In pratica, proprio le radici delle origini precise di Batman! Su Detective Comics n.235, viene narrato che Martha Wayne, la madre di Bruce (ricca e filantropa, dedita a opere di bene e di carita’, come Letizia Moratti), si reca mascherata da Donna Farfalla a una festa, insieme a suo marito Thomas (che indossa un costume da pipistrello, dai colori neroazzurri).



I due sventeranno in quell’occasione un piano criminale, e gia’ da allora si fissa nell’inconscio del piccolo Bruce il collegamento tra la madre e il padre mascherati e la lotta per la protezione degli indifesi.
Quindi la seduzione dei fumetti non ha raggiunto solo Gabriele, ma anche la madre Letizia, come chiaramente si evince dall’intervista.
I due sono anni che vanno in giro in ronde segrete, come novelli Batman e Robin e grazie a loro Milano e’ un citta’ finalmente piu’ sicura.

In conclusione, non confondete questa vicenda con “Affittopoli”, “Parentopoli” o con i soliti affari mai troppo chiari dei palazzi del potere e della ricchezza.
Gabriele e Letizia non hanno alcuna colpa. Sono i fumetti da condannare e censurare. E nel frattempo, ringraziate che Renzo Bossi non si sia convinto di essere l’Incredibile Hulk.
 
Vedi anche la Bat-vignetta dello special bonus guest star Marco Makkox Dambrosio