20/04/2024
03/03/2015

Salvini choc: "Ue peggio di Mussolini"

POLITICA - Salvini attacca l'Ue e lancia l'ultimatum di 7 giorni a Flavio Tosi per decidere se restare nel movimento

“A Bruxelles c'è ben di peggio di Mussolini, non hanno camicia nera o olio di ricino ma hanno spread e finanza, fanno peggio del fascismo”. Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini replicando a un ascoltatore a Radio Padania.

Alza ancora i toni il leader del Carroccio, che qualche giorno fa aveva dato al premier Renzi del “servo sciocco” di Bruxelles. E oggi torna ad attaccare, mentre il suo partito resta alle prese con la questione del Veneto dopo che il consiglio federale ha dato un ultimatum di 7 giorni a Flavio Tosi per decidere se restare nel movimento. “Spero che Tosi - dice Salvini parlando a 'La Telefonata' - farà grandi cose insieme a noi. Tosi è un ottimo sindaco - ha detto - ha cambiato Verona come un calzino, per lui ci sarà spazio, basta che nessuno litighi con qualcun altro. La gente chiede fatti, non parole e nessun litigio. Chiunque esce dalla Lega poi non va da nessuna parte”.

Intanto Matteo Salvini fa sapere che gli "piacerebbe tantissimo" candidarsi a sindaco di Milano. "Dovrei sentire il parere dei milanesi", ha detto nel corso della telefonata di Belpietro dove ha aggiunto che "per scegliere verrebbero comunque fatte, sempre e comunque, le primarie". "Quello che è vero - ha aggiunto - è che non voglio lasciare campo libero a Renzi".

Ma dalla Lega, in vista delle regionali, è il presidente della Lombardia Maroni ad aprire a una alleanza con Forza Italia: "Spero che l'accordo" fra Lega e FI, ha detto a Radio Anch'io, "si faccia perché, al di là di tante differenze e distinguo, facciamo parte del centrodestra". Secondo Maroni, il Consiglio federale di ieri "non ha chiuso la porta" per le Regionali alle alleanze con Fi e ha dato "pieno mandato" a Salvini per discuterne. "Io - ha detto anche Salvini parlando di alleanze - non chiudo la porta in faccia a nessuno, Alfano se l'è chiusa da solo. Vedremo su Forza Italia che cosa decideranno i veneti, gli umbri, eccetera".