29/03/2024
26/02/2015

Uccisi 15 cristiani uccisi in Siria. Il boia Jihadi John ha un nome

ESTERI - Trecentocinquanta nelle mani del califfato. Mohamed Emwazi, 27 anni, apparso per la prima volta nella decapitazione di Foley

isis

Il misterioso boia mascherato, fodero di pistola sotto l'ascella e coltello in  mano, lancia minacce ai governi occidentali. Inginocchiato davanti a lui, il giornalista americano James Foley, il primo di una lunga serie di ostaggi, decapitati, in macabri video di propaganda, dalla stessa mano.

Da subito il primo dettaglio che emerge è il suo forte accento londinese, ed è a quel momento che si scopre con orrore che migliaia di combattenti occidentali hanno raggiunto le fila dell'organizzazione dello stato islamico. In  mancanza di un volto, di un nome, il feroce decapitatore diventa da quel momento in poi Jihadi John, un soprannome che gli verrà dato da un piccolo gruppo di ex ostaggi occidentali che l'uomo era incaricato di sorvegliare.

Dalla prima terrificante apparizione, Jihadi John diventa un super ricercato, si cerca in tutti i modi di mettere un nome a quella voce, la si analizza, ci si confronta con gli ostaggi liberati, persino il tracciato delle vene delle mani risulta essere utile. Le inchieste portano ad un nome. Abdel Majed, un giovane britannico di origine egiziana, cresciuto in un bel quartiere vittoriano di Londra, uno dei più cari.

Il suo volto circola ovunque, il boia è lui, lo scorso novembre viene anche dato per morto in un bombardamento della coalizione, ma nessuno conferma ne’ smentisce, Jihadi John rimane ancora una figura evanescente. Fino ad oggi, quando dalla Bbc e dal Washington post trapela la notizia: non è il giovane rapper di cui tanto si parlava, il suo vero nome è Mohammed Emwazi, 27 anni, nato in Kuwait, e cresciuto nell'ovest londinese da una famiglia di classe media.
Laureato in informatica, si sarebbe unito all'Isis nel 2012, dopo essersi avvicinato all'estremismo islamico a seguito di un viaggio in Tanzania del 2009. Viaggio mai portato a termine perchè venne arrestato a Dar El Salam ed espulso.

L'antiterrorismo britannico lo teneva sott'occhio, l'espatrio gli era stato vietato, resta allora da capire come abbia decapitato in Siria ben sette innocenti. E dalla Siria un'altra raccapricciante notizia: 15 degli oltre 150 cristiani caldei rapiti nei giorni scorsi dall'Isis, sarebbero stati uccisi.